Ambiti applicativi della neuropsicologia

Alcuni campi di applicazione nella pratica clinica:

  • Ambito neurologico 

Valutazione in ambito delle lesioni cerebrali focali o diffuse, di origine congenita, primaria o secondaria, di natura vascolare, degenerativa, neoplastica o metabolica sia in età evolutiva che adulta.

Lo scopo è comprendere lo stato attuale e attivare con terapie mirate azioni di recupero degli esiti delle lesioni e dei deficit presenti oppure, qualora il margine di recupero si riduca nel tempo e il rapporto costo-beneficio non risulti ottimale per il paziente, procedere con la scelta e applicazione di misure compensative protesiche.

  • Ambito geriatrico 

L’esame neuropsicologico viene utilizzato nel monitoraggio dell’invecchiamento fisiologico e patologico. e’ fondamentale la valutazione ai fini della verifica della presenza di un deterioramento cognitivo (es. demenza) e della sua corretta definizione diagnostica e dunque terapeutica e riabilitativa neuropsicologica. questo al fine di attivare terapie riabilitative neuropsicologiche e di stimolazione cognitiva o di ambiente protesico adatte allo stadio di malattia del paziente e alle sue possibilità in termini di risorse residue ed autonomia.

  • Ambito psichiatrico 

Valutazione delle funzioni cognitive nel paziente psichiatrico da utilizzarsi nella diagnosi neuropsicologica anche differenziale, nella prevenzione di patologie involutive nonché per impostare stimolazioni cognitive e trattamenti psicosociali che ne aumentino la capacità di autocontrollo, di governo di sé, nonché di aderenza alla realtà.

  • Ambito riabilitativo più esteso

L’esame è richiesto per valutare l’entità del danno cognitivo, quantificare e qualificare le risorse residue del paziente, progettare e valutare un adeguato piano riabilitativo all’interno di un’equipe multidisciplinare.

  • Ambito delle dipendenze patologiche 

La valutazione neuropsicologica consente di quantificare i possibili danni cognitivi conseguenti all’ uso protratto di sostanze. Vengono incluse le valutazioni delle disabilità cognitive sottese ad altre forme di dipendenza patologica. E’ necessaria per progettare un reinserimento sociale e lavorativo che tenga conto delle risorse residue e per pianificare le strategie riabilitative adeguate.

  • Ambito forense e medico-legale 

Il neuropsicologo è frequentemente coinvolto come esperto nei procedimenti finalizzati alla valutazione delle capacità di “provvedere ai propri interessi” (interdizione; inabilitazione; amministrazione di sostegno) e all’accertamento dei requisiti necessari per l’idoneità alla giuda e al porto d’armi; la professionalità del neuropsicologo è inoltre importante per descrivere e misurare il funzionamento cognitivo del soggetto affetto da patologia neurologica e psichiatrica ai fini della valutazione del danno alla persona o del danno biologico; la competenza del neuropsicologo è infine utile nel corretto inquadramento del profilo di disabilità necessario in procedimenti di assegnazione di invalidità civile e per l’ottenimento di benefici o contributi afferenti al Sistema Sanitario Regionale o Nazionale.

  • Ambito psicosociale 

Il neuropsicologo collabora alla stesura di progetti di inserimento sociale e lavorativo attraverso una stima obiettiva delle abilità cognitive del paziente affetto da livelli deficitari di funzionamento intellettivo; concorre alla valutazione delle componenti affettivo relazionali e della rete sociale primaria e secondaria d’appoggio.

Le evidenze neuropsicologiche riguardanti il tipo e la gravità dei disturbi cognitivi, il loro significato prognostico, le implicazioni terapeutico-assistenziali, sono d’importanza centrale nelle procedure valutative per la concessione di benefici sociali.

Il neuropsicologo promuove e valuta gli interventi abilitativi, riabilitativi, assistenziali e di promozione della salute, anche come supporto o integrazione a equipe multidisciplinari.

  • Ambito delle neuro-immagini 

Il neuropsicologo possiede le competenze relative sia alle specifiche capacità cognitive che ai  loro relativi substrati neurofisiologici ed anatomo-funzionali e contribuisce all’implementazione di un protocollo che utilizzi la tecnica di acquisizione di neuroimmagini funzionali al fine di localizzare le aree cerebrali coinvolte nell’esecuzione di un compito cognitivo sia in ambito clinico sia in ambito di ricerca.

  • Ambito scolastico 

La neuropsicologia viene impiegata anche in contesti di valutazione delle abilità cognitive specifiche dell’apprendimento scolastico nonchè nella diagnosi di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e della riabilitazione neuropsicologica degli stessi.

Strumenti dell’esame neuropsicologico

Strumenti dell’esame neuropsicologico sono il colloquio, l’osservazione e l’utilizzazione di test standardizzati o costruiti ad hoc che utilizzano materiale di tipo verbale e non verbale, a carattere testistico o ecologico specifici per le singole funzioni cognitive o per gruppi di funzioni (batterie di test), comparati con i valori ottenuti da una popolazione sana di riferimento, differenziata per età e scolarità (con relativa correzione dei punteggi grezzi) che funge da valore normativo.

L’esame si svolge attraverso

  • Colloquio psicologico con il paziente e raccolta di dati anamnestici (condizione medica generale e neurologica in particolare), e di percezione delle proprie capacità cognitive.
  • Colloquio con un familiare, o un caregiver ove sia necessario.
  • Consultazione di referti neuroradiologici, degli esami di laboratorio e delle eventuali altre refertazioni in possesso del paziente.
  • Somministrazione delle prove neuropsicologiche, di interviste e questionari strutturati.
  • Analisi dei risultati e stesura del referto neuropsicologico conclusivo.
  • Stesura di un progetto terapeutico mirato alla presa in carico riabilitativa e/o psicologico-psicoterapeutica.

(ESTRATTO E ADATTATO LIBERAMENTE DALLE LINEE GUIDA DELLA NEUROPSICOLOGIA- ORDINE PSICOLOGI DEL VENETO)