COME MIGLIORARE L’IPERTENSIONE E LO STRESS CON IL BIOFEEDBACK
Secondo le stime dell’Istituto Superiore della Sanità, il 31% della popolazione italiana è sotto trattamento farmacologico per problemi legati alla pressione. E’ un dato molto preoccupante e a questo numero andrebbero aggiunti tutti coloro che ignorano di avere la pressione troppo alta (il 27% circa). In questo articolo vedremo qual è uno degli strumenti utilizzati per migliorare l’ipertensione.
Cosa significa essere ipertesi?
Essere ipertesi significa avere una pressione arteriosa costantemente sopra ai 140/90. Questo però è il valore di soglia patologica, una pressione ideale si attesta attorno ai 115-120/75-80.
La pressione sistolica (o pressione massima), indicata dal valore più alto dei due parametri, è la misura della pressione arteriosa nel momento in cui il cuore si contrae. La pressione diastolica (o pressione minima) invece è il valore della pressione quando il cuore si rilassa. Che sia solo uno dei due parametri a non essere regolato o che siano entrambi, quando la pressione interna è eccessiva crea danni alle arterie, pregiudicandone il funzionamento e l’irrorazione sanguigna verso gli organi e aumenta il rischio di essere colpiti da ictus, infarto e altre malattie.
Quali sono le cause dell’ipertensione?
Sebbene non siano ancora chiare le cause specifiche dell’ipertensione, nella comunità scientifica vi è un esteso accordo nel ritenere che l’insorgenza della patologia sia determinato dall’aumento del tono del sistema nervoso simpatico, una diminuita capacità renale, da fattori genetici, da condizioni di stress sociale e da fattori di tipo psicologico e comportamentale, legati allo stile di vita.
L’aumento della pressione arteriosa è infatti associata a molti comportamenti errati, come il fumo, il consumo di alcol e la sedentarietà, ma non solo. Le cause principali sono legate a fattori psicologici e allo stress. In particolare:
- Essere sottoposti a stress prolungato nel tempo / stress cronico
- Avere uno stile cognitivo iper-reattivo
- Provare ansia
- Essere irascibili e iperattivi
- Esercitare un eccessivo controllo interno e dell’ambiente circostante
Qual è il meccanismo fisiologico alla base dell’ipertensione?
Il nostro corpo è naturalmente progettato per affrontare gli stimoli stressanti (situazioni pericolose, ansiogene ma anche attività impegnative o pensieri) attraverso diversi tipi di attivazioni psicofisiologiche, una delle quali genera la costrizione e la dilatazione dei vasi sanguigni.
I fattori precedentemente elencati, se presenti in maniera costante, generano una eccessiva attivazione del Sistema Nervoso Simpatico nei soggetti predisposti, e con il passare del tempo e a causa delle continue stimolazioni, alterano il funzionamento dei recettori presenti sui vasi sanguigni e nel cuore (chiamati barorecettori) che inviano informazioni errate sullo stato pressorio reale. Questo sfasamento determina un anormale innalzamento della pressione sanguigna.
Quali sono gli strumenti per migliorare l’ipertensione?
E’ di fondamentale importanza avere cura del proprio stile di vita e seguire le terapie farmacologiche prescritte, ma è di altrettanto fondamentale importanza non trascurare il ruolo che hanno gli stati emotivi e lo stress nella propria vita.
E’ inoltre estremamente importante imparare a consapevolizzarsi sulle proprie percezioni e interpretazioni degli eventi della vita quotidiana, imparare a riconoscere le reazioni fisiche di tensione e a lavorare sui propri livelli di stress.
Uno strumento la cui efficacia è scientificamente riconosciuta anche per la riduzione della pressione sanguigna è il Biofeedback.
Grazie ai trattamenti con il Biofeedback è possibile intraprendere un percorso di ri-addestramento delle proprie reazioni psicofisiologiche e a rimodularle, normalizzando l’attività del Sistema Nervoso, ripristinando la corretta modulazione dei barorecettori, riportandole sui valori di attivazione ottimali e abbassare la pressione arteriosa.