DISLESSIA SE SEI UNIVERSITARIO: COME RICONOSCERLA E CONSIGLI
Ti senti scoraggiato a causa di voti universitari scarsi dopo ore e ore trascorse sui libri?
Non ti reputi all’altezza di poter frequentare un corso universitario perché non ti senti portato per lo studio?
Ti confronti con i tuoi compagni di Università e pensi di non essere al loro stesso livello?
Come sono andati i primi anni di scuola? I tuoi insegnanti, o forse anche i tuoi genitori, ti descrivevano come un bambino svogliato, poco motivato, che non si impegnava abbastanza, con una scarsa memoria e attenzione?
Rispetto ai tuoi compagni di classe hai avuto difficoltà ad imparare a leggere, eri lento e confondevi le sillabe?
Avevi difficoltà ad esprimere verbalmente e per iscritto argomenti e pensieri?
Ti rimproveravano per i troppi errori di scrittura o perché scrivevi particolarmente male?
Qualcosa di simile succedeva anche con i numeri e con i conti? Per non parlare poi delle lingue straniere, eri un disastro e forse lo sei ancora?
Se hai risposto “si” alla maggior parte di queste domande, allora è probabile che tu possa avere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA).
Se stai leggendo questo articolo, quasi certamente hai continuato il tuo percorso scolastico fino a giungere all’Università e immagino che ora le tue difficoltà siano più o meno diverse da quelle sopra riportate.
La tua lettura sarà diventata un po’ più fluente, seppur rimanendo più lenta e meno accurata rispetto ai tuoi coetanei.
Forse dovrai leggere più e più volte uno stesso capitolo per capire veramente bene l’argomento che stai studiando e farai fatica a memorizzare alcune informazioni. Di conseguenza impiegherai maggior tempo per preparare un esame rispetto gli altri.
Inoltre, alcune delle tue difficoltà potrebbe derivare da un funzionamento poco efficiente della cosiddetta “memoria di lavoro” ovvero quel sistema che ci permette di mantenere in memoria più informazioni per un breve periodo di tempo e al contempo di manipolarle ed elaborarle.
A livello scolastico avere una buona memoria di lavoro risulta particolarmente utile in quanto ci permette, ad esempio, di: organizzare e pianificare discorsi e idee, comprendere adeguatamente un testo scritto o una conversazione, affrontare ragionamenti di varia natura come quello aritmetico.
Cosa si può fare, dunque, se compaiono difficoltà negli apprendimenti (DSA), nell’attenzione e nella memoria di lavoro?
Il primo passo da seguire consiste nell’effettuare un’approfondita valutazione neuropsicologica, ovviamente se non disponi già di una diagnosi! Durante la valutazione verranno utilizzati strumenti e test specifici per indagare e misurare:
- Il livello intellettivo;
- La capacità attentiva;
- La capacità di pianificazione mentale;
- L’abilità nel memorizzare informazioni e in particolar modo di manipolarle ed elaborale (memoria di lavoro);
- La velocità di lettura e la presenza di errori;
- La capacità di comprensione;
- Le abilità legate alla matematica ed alla scrittura;
- Gli aspetti inerenti la sfera emotiva e sociale, da mantenere costantemente monitorati in questi casi!
Devi sapere che una non adeguata identificazione di queste problematiche e, di conseguenza, un mancato trattamento di queste, comporta un alto rischio di abbandonare gli studi prima del previsto. Tuttavia questa è solo una delle possibili conseguenze! Spesso ai sintomi legati ad una difficoltà nella lettura, nella scrittura o nel calcolo si associano anche sintomi depressivi e ansiosi (klassen et al.2013).
Inoltre le ricadute psicologiche causate da un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) possono includere sfiducia nelle proprie capacità in quanto si impiegano molte energie e parecchie ore per preparare un esame e ci si può sentire “meno bravi” degli altri. Passare troppo tempo a studiare per ottenere magari un misero voto potrebbe incidere negativamente sulla propria autostima e sulle credenze circa le proprie capacità e possibilità, oltre che a diminuire le uscite con gli amici e la propria vita sociale.
Per fronteggiare al meglio le difficoltà derivanti dai disturbi dell’apprendimento (DSA), vi forniamo di seguito dei consigli utili:
- In primis devi sapere che, per affrontare gli esami, con una diagnosi di DSA hai il diritto all’utilizzo di specifici “strumenti compensativi e misure dispensative”. Puoi, per esempio, richiedere più tempo per svolgere le prove ed avere a disposizione dei supporti tecnologici. Ricordati che la diagnosi è valida per tre anni a meno che non ti sia stata rilasciata dopo il compimento del diciottesimo anno d’età. Ciò vale anche per gli esami di ammissione ai corsi di laurea.
- Ti potrà sembrare banale ma scegli l’università che più ti piace! Cerca di capire cosa vorresti studiare, ciò renderà le ore di studio più motivanti e meno faticose.
- Studia in modo efficace: organizza le tue ore di studio durante le giornate in modo tale da non prenderti sempre all’ultimo momento, schematizza gli argomenti in modo sintetico (se vuoi puoi utilizzare anche il computer, ci sono molti software che ti possono aiutare); nei testi dai importanza non solo alle parole ma anche alle immagini in quanto queste ci aiutano nella memorizzazione.
- Ascolta con attenzione il professore durante la lezione e, se acconsente, registrala.
- Studia in gruppo! Ciò non solo alleggerirà lo studio ma favorirà anche la tua socialità.
- Utilizza il computer per scrivere ed audiolibri che leggeranno i testi per te.
- Parla con il docente della tua specifica problematica, solo così potrà comprenderla ed aiutarti.
Il centre Phoenix mette a disposizione per studenti come te, moduli di trattamento specifici per difficoltà legate: agli apprendimenti (lettura, scrittura, matematica e comprensione), alla capacità attentiva, alla memoria di lavoro e centrati sul metodo si studio. Ad ogni modulo fa seguito una ri-valutazione degli aspetti su cui si è lavorato per testare, di volta in volta, i miglioramenti. Se sei interessato all’argomento, contattaci per avere ulteriori informazioni.
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