DOLORE TEMPORO-MANDIBOLARE: BIOFEEDBACK, UNA SOLUZIONE EFFICACE
Cos’è il dolore Temporo-Mandibolare
Il dolore temporo-mandibolare è quel dolore che colpisce il gruppo muscolare collegato all’articolazione temporo –mandibolare (ATM), un’articolazione che unisce l’osso mandibolare all’ osso temporale.
Il dolore temporo-mandibolare è rappresentato da un dolore costante e di intensità varia che riguarda i muscoli del volto da entrambi i lati o solo da un lato, può coinvolgere l’intera testa, provocando cefalee, spesso insopportabili e può includere la difficoltà ad aprire e chiudere la bocca.
Quali sono le cause?
Le cause possono essere varie, legate ad un unico fattore o possono essere presenti delle concause. Nel maggior numero di casi dipende da una patologia dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) che si ripercuote sulla chiusura e apertura della mandibola, o sulla masticazione, le cause possono essere provocate da traumi o essere trasmesse geneticamente. Un’altra causa più legata alla psicologia e, meglio, all’ espressione psicosomatica, può essere il bruxismo (il digrignamento dei denti, strettamente legato a situazioni di ansia e stress).
Il dolore temporo-mandibolare è un dolore invalidante perché, se non curato, può diventare cronico e compromettere seriamente la qualità della vita di una persona. Arriva a diminuire l’attenzione, la tollerabilità, il sonno, in alcuni casi, l’intero sistema di vita.
Quali sono i rimedi al dolore Temporo-Mandibolare?
La ricerca scientifica ha ormai, abbondantemente dimostrato, che l’utilizzo del Biofeedback nella cura di molte patologie, non solo appartenenti alla psicosomatica, ha un’elevata efficacia.
In particolare il Biofeedback permette la valutazione della tensione muscolare in modo diretto e costante, questo dà modo di verificare la tensione, i cambi di tensione e come, l’utilizzo di tecniche di rilassamento e respirazione associate, possano diminuirla tanto di ridurre o eliminare interamente il disturbo, in questo caso il dolore.
L’applicazione consiste di utilizzare dei sensori, non invasivi, che vengono posizionati sul volto all’ altezza del muscolo, i sensori rilevano e riportano un numero che indica il livello di tensione del muscolo interessato, appositi esercizi di rilassamento e di respirazione permettono poi di agire sul sistema nervoso autonomo e di condurre, in modo consapevole e volontario, il fisico in uno stato di rilassamento che comporta l’allentamento della tensione muscolare. Il merito del Biofeedback è quello di permettere all’ interessato di verificare da solo e direttamente i cambi dei valori fisiologici (tensione muscolare, battiti cardiaci, conduttanza cutanea, temperatura, ecc.) e di assumere la consapevolezza di come sia possibile, in modo volontario agire per permettere il raggiungimento di uno stato di benessere.
E’ importante sottolineare che l’efficacia del Biofeedback è determinata anche dalla celerità nel raggiungimento di obiettivi e dalla semplice accessibilità, il Biofeedback è una tecnica adatta a tutti i tipi di soggetti.
Un percorso di Biofeedback in genere dura 10 incontri settimanali, all’ interno del percorso vengono insegnati esercizi di rilassamento e di respirazione addominale che una volta allenati permetteranno al soggetto di ottenere lo stato di benessere, desiderato.