COME MIGLIORARE IL DOLORE NELLA FIBROMIALGIA: IL BIOFEEDBACK

E’ possibile migliorare lo stato di salute nella Fibromialgia? Si può evitare la cronicizzazione dei dolori? Si può migliorare il dolore e la sofferenza psicologica con terapie specifiche oltre ai farmaci?

In questo articolo cercheremo di rispondere a queste e altre domande, con molta chiarezza e semplicità.

Fibromialgia: cos’è e come si manifesta?

La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore e rigidità muscolare diffusi, spesso associati a cefalea, astenia, disturbi dell’umore e del sonno. Colpisce  il 6% della popolazione italiana, in particolare le donne.

I sintomi della fibromialgia sono numerosi e spesso confusi con quelli di altre patologie (ragione per cui questa sindrome non è facilmente diagnosticabile), ma di base possono essere distinti in due macro-tipi:

  • Sintomi dolorosi: principalmente il dolore diffuso in diverse parti del corpo, che possono essere accompagnati da cefalea muscolo-tensiva, emicrania, disturbi gastro-intestinali, colon irritabile.
  • Sintomi non dolorosi: soprattutto la stanchezza cronica, i disturbi del sonno, la depressione, l’ansia, la difficoltà di concentrazione e di memorizzazione, la perdita dell’orientamento, la febbre, la nausea.

Questi sintomi appaiono slegati tra di loro ma in realtà hanno una matrice neurofisiologica in comune.

C’è poi da sottolineare che i dolori dovuti dalla fibromialgia nel tempo evolvono fino a raggiungere uno stato cronico.

E’ necessario evitare di arrivare a questo punto perché questo stato è fortemente debilitante per la persona che ne soffre.

Le cause della Fibromialgia

I fattori scatenanti questa sindrome sono molteplici. Vi è sicuramente una predisposizione genetica riferita ad una maggiore attivazione delle vie del dolore, sia centrali che periferiche e ad una maggiore tendenza del sistema nervoso della persona a favorire ed alimentare l’amplificazione di questo dolore.

Inoltre l’eccessiva e inconsapevole tensione muscolare nelle parti del corpo doloranti  attiva e mantiene la sensibilizzazione al dolore ed è spesso determinata dalla somatizzazione di fattori psicologici ed emotivi o di eventi stressanti.

Due ulteriori elementi coinvolti nella genesi della Fibromialgia sono i fattori personologici e ambientali. In particolare:

  • Avere uno stile cognitivo iper-reattivo
  • Provare ansia
  • Essere irascibili e iperattivi
  • Esercitare un eccessivo controllo interno e dell’ambiente circostante
  • Essere sottoposti a stress prolungato nel tempo / stress cronico (dovuto a eventi di qualsiasi natura: emozionali, relazionali, lavorativi, fisici…etc)
  • Aver subito lutti, separazioni, traumi (sia fisici che psicologici)

Come migliorare il dolore nella Fibromialgia: L’uso del Biofeedback è un grande aiuto

Il Biofeedback è un metodo scientificamente validato che, utilizzando i meccanismi naturali del sistema nervoso, desensibilizza le vie del dolore e genera la normalizzazione delle funzione alterate dalle cause che abbiamo prima descritto e che causano i sintomi dolorosi e non dolorosi della fibromialgia.

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia immediata e a lungo termine dei trattamenti di Biofeedback sulla fibromialgia e sul dolore cronico. Per una bibliografia scientifica, si veda alla fine di questo articolo.

E’ un trattamento non invasivo, non farmacologico e privo di effetti collaterali.

In poche sedute di training, il paziente apprende a:

  1. controllare e ridurre i propri stati di tensione muscolare
  2. normalizzare le funzioni del sistema nervoso che causano i sintomi non dolorosi
  3. desensibilizzare le die del dolore che attivano le zone del corpo doloranti
  4. gestire i fattori psicologici e comportamentali che determinano la tensione dolorosa e l’eccessiva attivazione automatica del sistema nervoso.

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