A CHI PUÒ ESSERE UTILE IL BIOFEEDBACK NELLE SUE DIVERSE APPLICAZIONI
- Soffri di stress, ansia, insonnia, mal di testa?
- Hai dovuto ricorrere ad un uso massiccio di farmaci o a lunghe terapie che nel tempo si sono dimostrate inutili?
- Ti chiedi se esiste un rimedio efficace?
- Hai semplicemente bisogno di apprendere delle tecniche che ti aiutino a rilassarti e ad affrontare al meglio gli impegni quotidiani?
COS’È IL BIOFEEDBACK
Il biofeedback è una tecnica terapeutica che consente ad un individuo di imparare a controllare e autoregolare le proprie risposte fisiologiche che sono solitamente al di fuori del controllo volontario o quelle che sono sfuggite ai meccanismi regolatori a causa di una malattia o un trauma.
Strumenti estremamente precisi misurano e mostrano in tempo reale sul monitor di un computer informazioni riguardanti la propria fisiologia come: onde celebrali, frequenza cardiaca, respirazione, tensione muscolare…
Tali informazioni, anche attraverso cambiamenti nel pensiero, nelle emozioni o nel comportamento, permettono di modificare il funzionamento fisiologico, producendo una riduzione della sintomatologia legata ad alcuni disturbi, oppure permettono di ottenere prestazioni superiori.
PERCHÉ FUNZIONA E COME LAVORA IL BIOFEEDBACK
La psicofisiologia è una disciplina che studia i correlati fisiologici dei processi psicologici e del comportamento (Stern, 1964); alcuni indici piscofisiologici vengono, nella maggior parte dei casi, facilmente ricondotti allo stato emotivo e comportamentale ai quali sono associati: ad esempio è esperienza comune rendersi conto che il cuore aumenta la frequenza dei battiti in condizione di attivazione (ad esempio quando si prova paura); d’altro canto altri parametri sono più difficili da portare sotto la luce della consapevolezza e di conseguenza meno immediati da comprendere come riconducibili ad uno stato psicologico disfunzionale.
Le funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo volontario, le cosiddette funzioni vegetative sono controllate dal sistema nervoso autonomo (SNA), che è parte del sistema nervoso periferico.
Per quanto riguarda i parametri che sono più frequentemente considerati nella valutazione psicofisiologica viene distinta una componente di innervazione simpatica, la quale viene tradizionalmente descritta come responsabile della funzione fuga\attacco, e l’innervazione parasimpatica, che media le funzioni di recupero in seguito all’attivazione simpatica ed altre attivazioni secondarie rispetto ai nostri scopi.
L’equilibrio tra le diverse componenti psicofisiologiche è spesso l’obiettivo del trattamento per curare diversi disturbi.
BENEFICI DEL BIOFEEDBACK
Con il progredire dell’apprendimento questi cambiamenti possono mantenersi nel tempo senza la necessità di utilizzare ulteriormente le strumentazioni di biofeedback (Association for Applied Psychophysiology and Biofeedback, 2008).
Secondo la classifica del National Institute of Health-USA il biofeedback fa parte della mind-body medicine (medicina mente-corpo) e si tratta di un intervento che:
- permette alla persona di avere un ruolo attivo e di essere quindi protagonista della propria guarigione
- è non-invasivo
- stimola le naturali risposte di guarigione dell’organismo
- insegna ad utilizzare le risorse interne nel raggiungimento dei propri obbiettivi
In ambito clinico permette di:
- ridurre/eliminare l’utilizzo dei farmaci;
- intervenire quando l’approccio farmacologico non dà una risposta soddisfacente;
- ridurre i costi dei medicinali.
Alcuni disturbi per cui il Biofeedback si è dimostrato particolarmente efficace:
- stress e disturbi stress correlati;
- ansia;
- cefalea di tipo intensivo ed emicrania;
- disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD);
- dolore cronico;
- ipertensione;
- asma;
- epilessia;
- Sindrome di Raynaud;
- insonnia;
- incontinenza urinaria.
ATTIVITÀ PROPOSTA DAL CENTRO PHOENIX
Un training di biofeedback prevede generalmente 10-15 sessioni ed è accompagnato da un monitoraggio della sintomatologia in itinere e al termine dell’intervento al fine di valutare il raggiungimento dei risultati.
Recentemente, il biofeedback è stato utilizzato anche in ambito sportivo, educativo e lavorativo al fine di gestire lo stress efficacemente e incrementare le prestazioni dei singoli e dei gruppi.
Presso il nostro Centro la terapia di biofeedback viene affiancata alla psicoterapia di indirizzo cognitivo-comportamentale al fine di aumentare l’efficacia dell’intervento.
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