Adattamento dell’ambiente protesico nella demenza
PERCHÉ MODIFICARE L’AMBIENTE DI CASA IN UN AMBIENTE PROTESICO?
Quando parliamo di assistenza in casa di un familiare affetto da demenza, è di fondamentale importanza essere consapevoli che gran parte dei disturbi comportamentali e delle menomazioni funzionali dei nostri cari, possono essere considerate come un’espressione di squilibrio tra le sempre minori capacità dell’individuo affetto da demenza e le esigenze ambientali (non solo come puro esito della patologia in corso).
Una lunga tradizione di ricerca e di pratica nella cura delle persone con demenza a partire dal modello Gentle Care di Moyra Jones fino a tutti gli studi di intervento biopsicosociale nella demenza, hanno evidenziato quanto la migliore terapia attuale nella demenza sia costituita dal saper assistere il malato unito alla modifica in modalità protesica dell’ambiente di vita.
La difficoltà dei nostri cari affetti da demenza di entrare in contatto con il proprio ambiente di vita quotidiano, possono provocare o amplificare i disturbi comportamentali, con ricadute negative sulle abilità funzionali residue e sulla qualità di vita loro e della famiglia.
Non solo: tali difficoltà riducono la loro autonomia e contribuiscono a creare situazioni di pericolo per tutti coloro che sono coinvolti nel processo di cura. Occorre quindi un intervento che riequilibri questo rapporto!
Lo spazio e l’ambiente di vita quotidiana rappresentano perciò per la persona affetta da demenza da un lato il motivo scatenante di molte alterazioni del comportamento e dall’altro una risorsa terapeutica, purtroppo spesso sottoutilizzata e sottovalutata.
OBIETTIVI
La modifica dell’ambiente in modalità protesica non si riferisce solamente all’abbattimento delle eventuali barriere architettoniche che possono rendere poco sicuro o accessibile l’ambiente di vita al malato, ma si configura come un reale intervento terapeutico.
Qualunque intervento che voglia offrire un’adeguata assistenza al soggetto demente non può prescindere da una azione anche sull’ambiente fisico, adattandolo e adeguandolo nel lungo decorso della sua malattia.
L’impatto di modifiche ambientali di questo genere può portare a una significativa riduzione dell’incidenza di disturbi comportamentali e dunque a un significativo miglioramento della qualità di vita del malato e dei suoi familiari.
È dimostrato, infatti, che interventi domiciliari in modalità protesica riducano la frequenza e la portata dei disturbi del comportamento nel malato e lo stress dei familiari. In particolare, l’intervento mira a migliorare lo stile assistenziale della famiglia, riducendo quindi lo stress e migliorando la capacità di problem-solving, ovvero di far fronte alle innumerevoli situazioni problematiche della vita quotidiana.
L’adeguamento dell’ambiente in modalità protesica aiuta a ridurre i disturbi comportamentali del malato e a rendere l’ambiente di vita più sicuro, contribuendo anche a ridurre l’ansia del familiare rispetto ai pericoli tipici di un ambiente inadeguato.
A CHI SI RIVOLGE
In ogni fase della malattia l’ambiente può compensare (assumendo una valenza protesica) o al contrario accentuare i deficit cognitivi e condizionare perciò lo stato funzionale ed il comportamento del nostro caro.
Un intervento professionale e personalizzato di adeguamento dell’ambiente domestico in senso protesico, affiancato ad interventi di formazione/addestramento dei familiari, è dunque necessario per affrontare a fianco della famiglia le difficoltà quotidiane nella cronicità della malattia.
Chi già si è rivolto a noi per questo servizio, ha mostrato piena soddisfazione rispetto le aspettative iniziali.
I familiari che, con il nostro aiuto, hanno apportato modifiche all’ambiente e più in generale al contesto di vita del malato, hanno riscontrato un miglioramento della capacità di relazionarsi con il familiare che assistono, una maggiore autonomia da parte del malato ed una minore difficoltà nella gestione dei disturbi del comportamento.
Non solo: l’intervento ha dato loro sollievo e permesso una maggiore sicurezza nella gestione quotidiana in casa del familiare con demenza.
ATTIVITÀ PROPOSTA
Da dove iniziare?
La realizzazione della consulenza per l’adeguamento dell’ambiente in senso protesico inizia con il rilevamento e l’osservazione dell’ambiente di vita dove i familiari operano nel processo di cura e assistenza della persona anziana con demenza.
L’obiettivo è quello di indicare le migliori modificazioni protesiche fisiche che possono permettere una gestione più sicura, serena e potenziante le capacità residue della persona.
E’ inoltre previsto il trasferimento di conoscenze e metodologie di gestione comportamentale in modalità diretta, personale e individualizzata.
Tale intervento può essere svolto anche a distanza grazie alla disponibilità di nuove ed avanzate tecnologie informatiche che rendono il servizio ancora più comodo, sicuro e alla portata di tutti.
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