Hai un familiare che:
- Si perde nel suo quartiere?
- Non si orienta in auto?
- Non sa giorno, data e luogo?
- Ripete spesso le stesse cose?
- Dimentica appuntamenti ed eventi?
- Ha difficoltà a eseguire più azioni contemporaneamente?
- Non trova le parole?
La Demenza è una malattia degenerativa delle cellule del cervello a decorso progressivamente ingravescente; in particolare la malattia ha un esordio insidioso e spesso malati e familiari sottovalutano i primi sintomi come il disorientamento o qualche dimenticanza attribuendoli alla stanchezza o ad altre condizioni esterne.
SINTOMI DI DEMENZA ED EVOLUZIONE
Con il passare del tempo i sintomi cognitivi si fanno più pesanti con vistose cadute sul versante della memoria e del ragionamento; nella fasi più avanzate i disturbi riguardano anche il linguaggio, il movimento e la percezione.
In modo più o meno trasversale al decorso della malattia ai sintomi cognitivi si affiancano anche disturbi del comportamento che possono assumere le caratteristiche di un disturbo d’ansia o dell’umore (ad esempio depressione) oppure mimare veri e propri disturbi psichiatrici (deliri, allucinazioni); sono molto comuni tra i disturbi del comportamento l’agitazione e l’aggressività.
In Italia, secondo l’ Istituto Superiore di Sanità, oltre 1 milione e 200 mila di Italiani sono affetti da demenza, di questi, 600 mila sono ammalati di Alzheimer, la forma più comune di demenza, associata all’accumulo di una proteina (beta amiloide) a livello cerebrale e alla formazione di grovigli che determinano la morte delle cellule interessate.
Purtroppo le proiezioni parlano di cifre destinate a duplicare nel prossimo ventennio e di una consistente quota di ammalati di demenza nei quali la malattia non viene riconosciuta e diagnosticata e di conseguenza nemmeno trattata.
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