Stimolazione cognitiva nelle persone anziane o con demenza
Stimolazione cognitiva nelle persone anziane o con demenza
- Quando è utile una stimolazione cognitiva e per chi?
- Un tuo familiare è affetto da demenza?
- La diagnosi è stata un duro colpo per l’intero nucleo familiare e adesso non sai cosa fare, oppure, non sei ancora in possesso di una diagnosi e vorresti far luce sulla condizione attuale del tuo caro?
- La malattia mette ogni giorno che passa a dura prova te, il tuo caro e tutta la tua famiglia?
- Il futuro ti preoccupa?
- Non sai da dove iniziare? Ti hanno mai detto che è possibile fare qualcosa?
Se la risposta a quest’ultima domanda è “no”, sappi che in ogni fase della malattia è possibile intervenire, seppur in modi diversi, per contrastare la demenza!
LA STIMOLAZIONE COGNITIVA: COS’È?
Si tratta di interventi mirati ad incrementare il benessere e l’autonomia dell’anziano affetto da demenza, con lo scopo di riattivare/stimolare le sue competenze residue e rallentare la perdita funzionale delle abilità cognitive.
Le manifestazioni cliniche delle demenze, che possono essere oggetto di specifici interventi riabilitativi, sono molteplici e riguardano sia i deficit cognitivi (es. attenzione, memoria, linguaggio) che i sintomi comportamentali, psicologici e la disabilità nelle attività della vita quotidiana.
Anche le persone con demenza sono infatti ancora in grado di apprendere, consolidare o formare nuovi collegamenti neuronali, seppure in modo meno efficiente.
OBIETTIVI
Poiché il deterioramento cognitivo non si presenta in tutti i soggetti con le stesse caratteristiche e con lo stesso livello di gravità, è solo attraverso un’accurata valutazione della situazione patologica in corso e dopo aver condotto un accurato bilancio delle abilità che il paziente ha perduto e di quelle che il paziente ha conservato, che sarà possibile valutare le strategie e le metodologie più adatte al caso.
Tutto questo allo scopo di:
- Contrastare e rallentare il decorso della malattia;
- Ridurre in frequenza/intensità i problemi comportamentali, rendendoli quindi maggiormente gestibili;
- Mantenere il miglior livello di autonomia e benessere possibile;
- Ridurre lo stress di chi assiste e, in generale, i carichi assistenziali;
- Ridurre o ritardare l’utilizzo di mezzi di contenzione fisica e/o farmacologici.
ATTIVITÀ PROPOSTA
Il trattamento di riabilitazione cognitiva attuato come stimolazione cognitiva deve essere effettuato da uno psicologo specializzato nelle demenze e nella riabilitazione cognitiva, oppure un neuropsicologo specializzato in questo.
L’intervento sarà costruito, previa accurata valutazione neuropsicologica, in modo personalizzato, coerentemente con le metodologie e gli strumenti che ad oggi, da letteratura, si sono dimostrati maggiormente efficaci nel contrastare le demenze.
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