COME FUNZIONA IL NEUROFEEDBACK NEL DETTAGLIO
Il Neurofeedback, consiste nella rilevazione ed analisi delle onde elettroencefalografiche del soggetto tramite elettroencefalogramma e nella loro retroazione al soggetto.
L’elettroencefalogramma è uno strumento che permette la rilevazione e la proiezione su uno schermo dell’attività elettrica corticale in tempo reale (con una differenza di 50 – 100 millisecondi) tramite il posizionamento di elettrodi posti sullo scalpo (senza dolore per il paziente!). L’elettroencefalogramma (EEG) riflette gli stati mentali.
Il neurofeedback permette un’autoregolazione del proprio stato mentale al fine di imparare ad essere più adeguati ed efficienti nelle diverse situazioni ambientali, imparando a reagire agli stimoli ambientali nei modi più opportuni.
ALCUNI PARAMETRI IMPORTANTI NELL’UTILIZZO DEL NEUROFEEDBACK
Quando osserviamo un tracciato elettroencefalografico vengono analizzate le onde variano secondo determinate bande di frequenza:
Delta (0.5 – 3 Hz)
Questa è l’onda principale riscontrata negli infanti fino ai 6 mesi e durante il sonno. Sono riscontate spesso in soggetti con danno cerebrale e in alcune tipologie di disturbi dell’apprendimento.
Theta (3-7 Hz, 4-7 Hz o 4-8 Hz)
È l’onda principale presente nei bambini dai 6 mesi ai 6-7 anni di età, viene rilevata a 4 Hz nei bambini piccoli e a 5-6 Hz nei bambini più grandi. In individui adulti quest’onda è principalmente presente al risveglio o quando si è in uno stato di sonnolenza e distacco ambientale. Generalmente un eccesso di queste onde durante lo svolgimento di compiti cognitivi è compatibile con difficoltà di attenzione.
Alpha (8-12 Hz)
Queste onde vengono registrate in soggetti svegli ad occhi chiusi. Divengono dominanti dopo i 10-11 anni d’età e rappresentano uno stato di «quiete» della mente, tende tuttavia a rallentare con l’invecchiamento. Il decremento dell’attività alpha è tipico negli stati ansiosi.
Beta (>12 Hz)
Sono le onde maggiormente correlate al processamento cognitivo e allo stato di allerta, tuttavia sono talvolta associate a spiacevoli stati d’ansia, di rimuginazione e di tensione.
Ritmo sensomotorio (SMR) (13-15 Hz)
È un indice di riposo del cervello che si presenta quando avviene un decremento delle attività motorie o sensoriali che intercorrono attraverso il talamo. Rappresenta un momento in cui la persona è in uno stato di calma e al contempo di riflessione. Questo ritmo viene allenato nelle persone eccessivamente impulsive o iperattive.
Low beta (16- 20Hz)
Definita anche la frequenza problem-solving . Si osserva nelle persone impegnate in un compito difficile.
High beta (20-38 Hz)
Chiamate anche beta spindling, consiste in una esplosione di onde beta che si muovono molto velocemente attorno a 20Hz. Si osserva spesso in stati d’ansia, nei pazienti con ADHD o nelle aurea epilettica.
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