Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) è un tipo di disturbo caratterizzato da un pattern di disattenzione e/o iperattività-impulsività, tali da interferire con il funzionamento e lo sviluppo del bambino. È uno dei disturbi più comuni nell’infanzia ed in adolescenza, con una prevalenza di circa il 5%.

Il disturbo insorge relativamente presto, intorno ai 3-4 anni, ma già nella primissima infanzia è possibile riscontrare alcuni fattori di rischio come un’alterazione fisiologica del ritmo sonno-veglia, irrequietezza motoria ecc.

Solo dopo l’ingresso alla scuola dell’infanzia emergono problematiche più legate all’ambito scolastico e comportamentale, una compromissione delle abilità sociali e un minor funzionamento adattivo nelle principali attività della vita.

Le linee guida raccomandano un trattamento multimodale caratterizzato da trattamenti cognitivo-comportamentali e familiari, oltre che alla terapia farmacologica.

Tuttavia, c’è la necessità di integrare/sostituire alcune di queste modalità, con strategie di intervento “alternative” ed efficaci nel miglioramento delle capacità attentive e di autocontrollo dei bambini ADHD, evitando possibilmente l’utilizzo dei farmaci.

In tal senso il Neurofeedback si è dimostrato essere un’opzione promettente di trattamento.

Numerosi studi hanno analizzato l’attività cerebrale, tramite l’elettroencefalografia (EEG), dei bambini ADHD con lo scopo di studiare meglio la neurofisiologia sottostante.

Le capacità attentive, di vigilanza e di controllo comportamentale sono correlati a specifici meccanismi talamo-corticali e sono evidenti in specifici ritmi di frequenza EEG in determinate regioni cerebrali.

Una neuropatologia (come l’ADHD) può alterare questi ritmi cerebrali. Con il training di Neurofeedback, ci poniamo come obiettivo quello di una normalizzazione di tali ritmi,  al fine di intervenire contemporaneamente sugli aspetti fisiologici, cognitivi ed emotivi risultati essere deficitari.

Il Neurofeedback si è mostrato efficace nel migliorare le funzioni cognitive e comportamentali in generale: l’attenzione sostenuta, aumenta la concentrazione, le capacità mnestiche, la velocità di elaborazione ecc. Inoltre, genitori e insegnanti riportano miglioramenti dal punto di vista comportamentale nella vita quotidiana, come una riduzione dell’iperattività, dell’impulsività e della distrazione.

 

“Hai il dubbio che il tuo bambino possa avere un Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività ADHD?”

 

Vuoi contattarci per ulteriori informazioni?

 

Ritorna alle risorse gratuite

Seguici sulla nostra Pagina FACEBOOK