Lo sapevi che esistono specifici fattori da considerare prima di attuare interventi di ambiente protesico?

Per ambiente protesico si intende quel contesto fisico e sociale in cui è immerso l’individuo affetto da demenza.

Tale ambiente si modifica e si adatta in relazione alle mutevoli esigenze della vita quotidiana del paziente.

Ciò permette di compensare i deficit cognitivi e limitare la comparsa e l’intensità dei disturbi comportamentali.

Gli interventi effettuati a tale scopo, però, devono sempre tener conto di numerosi fattori.

Innanzitutto, è necessario mantenere, ove possibile, le abitudini dell’individuo e lo stile di vita condotto sino ad ora.

In secondo luogo, l’intervento va sempre calibrato sul singolo individuo.

Questo perché è importante tenere conto dello stadio della malattia, delle aree cerebrali atrofiche (ossia danneggiate dalla malattia stessa) e, conseguentemente, dei relativi deficit cognitivi presenti. Altra variabile da considerare che varia a seconda del paziente è, inoltre, la personalità (Dawson et al., 2009).

Ad esempio, nel caso in cui siano i disturbi del comportamento, come deliri ed allucinazioni, a preoccupare maggiormente i famigliari, l’intervento di ambiente protesico verterà sulla ricerca dei fattori che possono predisporre l’instaurarsi di tali fenomeni, per provare ad arginarli, intervenendo direttamente su di essi.

Tenere conto di tutti questi fattori è molto difficile e non sempre i familiari sono in grado di modificare comportamenti ed ambienti fisici in relazione al proprio caro.

Per fare questo allora, è possibile affidarsi a professionisti esterni affinché ci aiutino a rendere l’ambiente idoneo alle esigenze del singolo.

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