Attacchi di Ansia: Cosa fare?
Molte persone soffrono di attacchi d’ansia o veri e propri attacchi di panico. Nel bel mezzo di qualunque situazione l’ansia o il panico le invade, facendole stare male, così male che a volte è necessario chiedere aiuto o, addirittura, andare al pronto soccorso. Molte persone per non vivere questi momenti di sofferenza limitano la loro vita, non guidano più, non vanno più al supermercato, non vanno più al cinema o lo fanno solo in determinate condizioni ed orari. Queste persone finiscono per organizzare nel dettaglio qualunque attività, qualunque uscita o incontro con gli altri, perché quello che conta, quando si soffre di attacchi di panico, è poter scappare via o poter chiedere aiuto nel caso in cui l’attacco arriverà. Tutto questo ha un importante impatto sulla vita, inficia le amicizie, gli hobby, le attività quotidiane in genere e anche il lavoro. L’ansia causa ansia e può instaurarsi un circolo vizioso da cui si fa fatica ad uscire.
Esiste una soluzione per combattere gli attacchi di ansia?
Ovviamente si, esistono alcuni percorsi terapeutici molto efficaci, tra questi la psicoterapia cognitivo- comportamentale – la letteratura scientifica riporta numerosi articoli a conferma dell’efficacia di questo percorso – e il Biofeedback.
Il Biofeedback: tecnica per combattere gli attacchi di ansia
Che cos’è il Biofeedback? È una tecnica che agisce a livello psicofisiologico. Quando percepiamo lo stato ansioso, lo facciamo perché il nostro sistema nervoso autonomo si attiva, facendo sì che i nostri organi e il nostro organismo si attivino ad affrontare una difficoltà, perché la funzione adattiva dello stato ansioso è proprio quella di darci l’energia per affrontare un pericolo, una difficoltà e una prova. Succede, a volte, che l’ansia ci invada anche quando non esiste nessun pericolo reale, in quel momento l’ansia diventa ingiustificata e quindi molto più difficile da accettare e, di conseguenza, viene vissuta in modo molto più pericoloso, invalidante e significativo.
Il Biofeedback permette alle persone di aumentare il controllo volontario sul sistema nervoso autonomo, controllando le reazioni del proprio organismo, producendo uno stato di rilassamento voluto. Come la nostra mente reagisce con pensieri ansiogeni quando il nostro corpo è in ansia, così la nostra mente reagirà con pensieri di benessere e piacevoli, quando il nostro corpo è rilassato. Di conseguenza, il benessere del fisico agirà sul benessere mentale e anche sull’apertura della nostra mente verso una visione del mondo più serena e positiva.
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