Bambini Iperattivi: ecco alcune attività da fare in casa
L’iperattività motoria è una caratteristica molto comune nei bambini iperattivi in età prescolare e nei primi anni di scuola primaria.
Alcune volte è una caratteristica circoscritta ad una specifica fase di sviluppo del bambino, tuttavia spesso fa parte di un quadro più complesso che comprende anche sintomi cognitivi di impulsività, disattenzione, scarsa memoria di lavoro e velocità di elaborazione.
Questo quadro prende il nome di ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), ovvero un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da disattenzione, impulsività e/o iperattività e irrequietezza, ad un livello tale da compromettere il normale funzionamento del soggetto.
Le manifestazioni comportamentali tipiche di questi bambini, soprattutto nei primi anni di vita, pongono i genitori e i familiari di fronte a difficoltà che molto spesso vanno a ledere la serenità e il clima familiare.
Pertanto, le linee guida internazionali raccomandano che i genitori partecipino a programmi di parent training, ovvero programmi educativi che hanno lo scopo di ottimizzare le abilità genitoriali per incontrare i bisogni speciali dei loro figli.
Gli incontri di parent training, condotti da professionisti specializzati, affrontano l’importanza di un contatto positivo tra genitore e bambino, di avere regole chiare e appropriate nella gestione del comportamento del figlio, dell’organizzazione della giornata e delle attività del bambino in maniera strutturata.
In che modo possiamo favorire la capacità di autoregolazione nei bambini iperattivi?
Oltre a richiedere il supporto di uno specialista che possa prevedere un programma di trattamento riabilitativo personalizzato rispetto ai bisogni del bambino e della famiglia, esistono alcuni giochi che possono aiutare il bambino a sviluppare l’attenzione, la concentrazione e in generale la capacità di autoregolare il proprio comportamento.
Eccone alcuni (adattati per poter giocare in due persone, genitore e figlio):
Pronti…via: Posiziona su un tavolo 3 elementi (es. 3 pennarelli di coloro diverso), al VIA il bambino dovrà correre a prenderli. Dire “Pronti…via!” aspettando qualche secondo prima di dire via, in modo da allenare la capacità del bambino di attendere. Man mano che il bambino diventa più bravo si può posizionare nel tavolo un numero di elementi maggiore e il bambino dovrà tenere a mente gli oggetti da prendere tra quelli che ci sono nel tavolo, in modo da allenare anche la memoria di lavoro.
Regina reginella: Il bambino si dispone vicino ad una parete della stanza e recita la filastrocca “Regina Reginella, quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello tutto d’oro e tutto bello?”. La regina (l’adulto) dice un numero di passi da 1 a 10, accompagnato dal nome di un animale: per esempio, “2 da formica”. In questo caso il bambino dovrà fare due passi piccoli come quelli di una formica. Se la regina risponde “4 da elefante” i passi saranno molto più lunghi. Lo scopo del gioco è raggiungere la regina senza sbagliare il numero di passi eseguiti o perdendo l’equilibrio.
Sacco pieno, sacco vuoto: in questo gioco il bambino dovrà prestare attenzione ad un comando e non prestare attenzione ad un altro. Quando l’adulto dirà “sacco pieno” e mostrerà le mani aperte, il bambino dovrà stare dritto in piedi, quando invece dirà “sacco vuoto” e chiuderà le mani a pugno, il bambino si dovrà accovacciare a terra. Poi il gioco si farà più difficile, perché l’adulto dirà con la voce una cosa e con le mani un’altra. Ad esempio, potrà dire “sacco pieno” ma tenere le mani chiuse a pugno. Il bambino dovrà fare quello che dicono i movimenti delle mani e non ascoltare i comandi verbali, quindi in questo caso si dovrà accovacciare a terra. Il gioco può essere proposto anche con altre varianti, ad esempio facendo seguire le indicazioni verbali e non quelle delle mani.
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