DA UNA FOBIA SPECIFICA A UNA GENERALIZZAZIONE DELL’ANSIA
Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato come l’avere a che fare con una fobia incide in modo negativo sul benessere e la qualità di vita dell’individuo bambino o adulto.
Da una serie di interviste ad alcuni ragazzi tra i 18 e i 23 anni sono emersi alcuni comportamenti e caratteristiche che accomunano le persone che hanno una fobia specifica, in particolare:
- evitamento costante della paura, quindi evitamento di tutte le situazioni in cui è molto probabile trovarsi di fronte all’oggetto o animale temuto;
- ansia anticipatoria, ovvero lo stato d’ansia che si attiva quando pensiamo di poter trovare la situazione o l’oggetto/animale temuto;
- paura irrazionale, così descritta da chi soffre dio questo disturbo e da chi osserva le reazioni di queste persone;
- essere derisi da altri a causa della fobia;
- disturbi del sonno causati da pensieri intrusivi riguardo la paura;
- reazioni di paura su immagini e foto dell’oggetto fobico che portano ad esempio alla difficoltà nella scelta di un film o di un libro;
- difficoltà a portare a termine alcune attività quotidiane, per i limiti già citati.
Sembra quindi che chi soffre di un disturbo fobico, anche se riferito ad un solo oggetto, debba affrontare delle conseguenze che limitano la quotidianità della persona. Banalmente, se soffro di una fobia verso i cani e tutti i giorni incrocio dei cani sulla strada che percorro per andare al lavoro, potrebbe crearmi problemi in quanto cercherei percorsi alternativi anche se più lunghi e avrei un’attivazione di ansia anticipatoria ogni volta che esco di casa per il timore di incrociare un cane per strada. Essendo le reazioni di paura molto evidenti anche agli occhi di chi ci guarda, come urla, perdita di controllo, pianto, non è raro che chi soffre di questo disturbo si debba confrontare anche con le reazioni delle persone attorno a sè, le quali spesso non comprendono la difficoltà e il disagio di chi ne soffre. Chi soffre di fobia specifica riferisce anche di sentirsi limitato nelle esperienze di vita poiché sono orientati ad evitare l’oggetto della fobia, avendo quindi delle ricadute sulla vita sociale (Feliciano et al. 2020).
Va sottolineato inoltre che il 50% dei casi di giovani dichiarano di avere una fobia per più di un oggetto o stimolo e il 25% dei giovani presenta altri disturbi psichiatrici associati (Costello, Egger, & Angold, 2004). Alcune diagnosi più comuni associate alla fobia specifica sembrano essere il disturbo d’ansia da separazione, disturbo d’ansia generalizzata, disturbo da deficit di attenzione e iperattività. In alcuni casi è stata rilevata anche la presenza di disturbo depressivo maggiore e comportamento oppositivo provocatorio (Last et al. 1992).
Un ulteriore dato importante relativo alla qualità di vita è il fatto che persone adulte con fobie specifiche hanno difficoltà durante il percorso di studi e nella carriera lavorativa anche in assenza di altri disturbi oltre alla fobia (Kaminer, Stein 2000).
Nelle età più precoci, invece, è stato rilevato che disturbi di tipo ansioso con sintomi somatici, tra cui anche le fobie, aumentano ulteriormente il grado di ansia e disagio (Ginsburg, Riddle, & Davies, 2006; Kingery,
Ginsburg, & Alfano, 2007), i quali si riflettono sulla percezione delle competenze accademiche e scolastiche dei ragazzi.
La fobia specifica sembra quindi essere un fattore di rischio per l’insorgenza di ulteriori problemi. Trumpf e colleghi (2010) hanno condotto un’interessante ricerca sul rischio di sviluppare disturbi mentali in giovani donne con fobia specifica, rilevando in queste donne la presenza di altri disturbi quali ansia generalizzata, depressione maggiore e disturbi somatici in seguito alla comparsa di fobia specifica.
Queste ricerche mettono quindi in luce l’importanza di un intervento precoce nel trattamento della fobia specifica al fine di prevenire l’insorgenza di ulteriori disturbi psicologici e promuove il benessere dell’individuo dall’infanzia fino all’età adulta.
BIBLIOGRAFIA
Trumpf, J., Margraf,J., Vriends, N., Meyer, A.H., Becke, E.S., Specific phobia predicts psychopathology in young women, Soc Psychiat Epidemiol (2010) 45:1161–1166
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