DAL PUNTO DI VISTA NEUROPSICOLOGICO IN COSA SI DIFFERENZIA UN BAMBINO GIFTED DA UN ALTRO?
Con il termine plusdotazione (giftedness) si descrive una complessa costellazione di caratteristiche genetiche, psicologiche e comportamentali. In Italia il fenomeno della plusdotazione risulta ancora scarsamente conosciuto, anche se a livello internazionale si stima che circa il 5-8% dei bambini mostri prestazioni al di sopra della media.
I bambini definiti come “gifted” hanno il potenziale per attuare, livelli eccezionali di performance in una o più delle seguenti aree:
- abilità intellettiva generale
- specifica attitudine scolastica
- pensiero creativo
- attitudine alla leadership
- arti visive e dello spettacolo.
L’ambiente di crescita e gli eventi della vita sembrano però avere un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel mantenimento dell’alto potenziale, non basta infatti una predisposizione genetica.
Le ricerche mostrano che i bambini con Alto Potenziale (AP) utilizzano le aree cerebrali in modo più specializzato per effettuare un esercizio, mentre bambini “ normodotati” fanno appello anche ad altre aree differenti tra loro (Lowenstein, 2003).
In termini di caratteristiche neurologiche emergono frequentemente i seguenti elementi:
- accentuato sviluppo celebrale dell’emisfero destro;
- associazione tra abilità spaziali nell’emisfero destro;
- mancinismo;
- organizzazione cerebrale per lo più bilaterale e simmetrica con maggiori connessioni presenti;
- disturbi dell’apprendimento del linguaggio e deficit linguistici;
- patologie autoimmuni in conseguenza dialterazioni prodotte dal testosterone sul cervello del feto.
E’ necessario ricordare che la componente genetica gioca un ruolo importante (Johnson, te Nijenhuis, & Bouchard, 2008) ma non è sufficiente.
E’ importante sottolineare che la giftedness non deve essere confusa con l’abilità con cui viene misurata: il Quoziente Intellettivo (QI) infatti non è la giftedness ma un indicatore della possibilità che la giftedness possa esistere che deve essere confermata anche da altri fattori.
Ma quali sono le caratteristiche che riguardano lo sviluppo generale del bambino?
Escludendo la stimolazione parentale nei primi mesi di vita, individuale e differente per ogni bambino troviamo alcune tipicità che accomunano i bambini gifted:
- Camminano presto (media=12 mesi);
- Sviluppo del linguaggio orale prima dei 2 anni, già buono e compleeto a 25 mesi;
- Frasi elaborate a 18 mesi;
- Lettura: il 24% legge da solo molto presto, il 77% prima dei 5 anni (alcuni già a 2 anni e mezzo)
In generale i bambini con alto potenziale risolvono un problema senza uno specifico insegnamento e con minor sforzo mentale ottenendo tuttavia prestazioni migliori rispetto i bambini normodotati.
Alcune ricerche recenti effettuate circa la predisposizione di queste abilità fanno riferimento all’ereditarietà (Posthuma, De Geus, & Boomsma, 2001) (Thompson, Cannon, & Toga, 2002), mentre la posizione opposta sostiene che abilità eccezionali sono il risultato della pratica e del duro lavoro (Ericsson, Krampe, & Tesch-Romer, 1993; Howe, Davidson, & Sloboda, 1998; Sloboda, Davidson, & Howe, 1994), generalmente intrapresi a partire dalla prima infanzia (Bloom & Sosniak, 1985).
Queste ricerche permettono di concludere che pratica, impegno e duro lavoro sono necessari per acquisire dimestichezza, ma non sufficienti per spiegare il raggiungimento di risultati eccezionali.
La prospettiva maggiormente accreditata sembra oggi essere quella che vede la plusdotazione come il risultato dell’interazione tra geni e ambiente (LaBuda, DeFries & Fulker, 1987; Scarr & McCartney, 1983; Plomin, 2014). E’ quindi un costrutto multidimensionale (Gardner, 1983; Sternberg, 1997; Tannenbaum, 2000).
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