Discalculia Evolutiva: Cos’è e quali sono le Cause
La Discalculia Evolutiva è definita come un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche che si manifesta in bambini con un livello intellettivo nella norma che non hanno quindi subito danni neurologici e che non presentano patologie cliniche.
Spesso la discalculia evolutiva è associata a dislessia, anche se in alcuni casi può dissociarsi.
Quali sono gli elementi distintivi della discalculia evolutiva?
I quattro elementi distintivi del disturbo riguardano:
- Il concetto di numero
- La memorizzazione di fatti aritmetici
- Il calcolo accurato e fluente
- Il ragionamento matematico corretto
Tra i criteri diagnostici durante le Consensus Conference degli ultimi anni sono stati inclusi:
- deficit nelle componenti di elaborazione numerica (subitizing e strategie di calcolo a mente);
- deficit a carico delle procedure esecutive (lettura dei numeri, messa in colonna, scrittura dei numeri);
- deficit di calcolo (recupero dei fatti aritmetici);
- diagnosi di Discalculia Evolutiva dalla fine della 3a elementare, al fine di evitare possibili falsi positivi.
- uso di prove per valutare specifiche abilità numeriche (fatti aritmetici, padronanza nelle addizioni, sottrazione ecc, lettura e scrittura di numeri ecc)
- non tralasciare gli aspetti correlati ai disturbi di calcolo come memoria o abilità visuo-spaziali.
Fin dalla nascita è presente nel bambino una competenza numerica innata che è alla base di ogni altra conoscenza numerica e aritmetica che viene acquisita successivamente.
Lo studioso Dehaene aveva parlato di number sense, definendola come la capacità di rappresentarsi e di elaborare quantità numeriche indipendenti dall’istruzione, basandosi su una linea numerica mentale orientata spazialmente.
Questa capacità sarebbe geneticamente determinata, tanto che già i neonati avrebbero una buona acuità numerica, ovvero sono in grado di discriminare quantità differenti.
L’acuità numerica si va poi affinando nel corso del tempo, ma è supportata da due meccanismi:
- uno dominio-specifico chiamato approximate number system
- l’object tracking system, che regola la capacità di subitizing, ovvero la capacità di riconoscere, senza contarle, quantità fino a 4 elementi.
Che cosa determina la Discalculia Evolutiva?
Secondo alcuni autori, le difficoltà non sono da attribuire a specifici problemi della cognizione numerica, ma a difficoltà esecutive, in particolare nei processi di inibizione di stimoli interferenti e nella memoria di lavoro visuo-spaziale.
Gli autori Von Asher e Shalev propongono invece un modello formato da quattro fasi:
1) Nucleo centrale del numero: è geneticamente determinato. Consente al bambino una rappresentazione delle grandezze cardinali, e le funzioni di approssimazione e subitizing. Si tratta di una precondizione necessaria che permette ai bambini di associare un numero percepito di oggetti/eventi con le parole e, poi, con i simboli.
2) Evoluzione di tipo linguistico attraverso la rappresentazione linguistica del numero.
3) Rappresentazione dei numeri arabi.
4) Sviluppo della linea mentale dei numeri attraverso la rappresentazione semantica del numero). Lo stadio 2 e 3 sono la precondizione necessaria per arrivare a questo stadio.
La linea mentale dei numeri quindi sarebbe quindi non innata ma acquisita entro i primi anni delle elementari.
Se a causa di un difetto genetico, il primo passaggio non procede correttamente, le etichette verbali dei numeri possono essere comunque apprese ma con routine linguistiche, non rimandando ad un significato numerico, necessario per i successivi apprendimenti.
In questo caso i bambini sono a rischio di sviluppare una discalculia profonda, o semantica, che gli autori del modello chiamano Discalculia evolutiva pura.
Invece i bambini che falliscono in uno dei 3 stadi successivi, svilupperanno una Discalculia evolutiva in comorbilità, ovvero una discalculia associata a disturbi linguistici, attentivi, esecutivi.
Secondo questi autori quindi già alla fine della scuola dell’infanzia o inizio scuola primaria, i bambini possono iniziare a mostrare segni predittivi di successivo sviluppo in Discalculia Evolutiva come difficoltà di tipo attentivo, esecutivo e di memoria di lavoro.
Anche Wilson e colleghi hanno tentato di capire la causa della Discalculia Evolutiva. I loro studi hanno come modello quello del triplo codice di Dehaene, secondo il quale i numeri possono essere rappresentati in tre codici: visivo, verbale e analogico. La rappresentazione in formato analogico è quella più ricca di componenti semantiche ed è quella che più si avvicina al concetto di number sense, e che permette quindi la stima, il calcolo approssimato. Secondo loro la Discalculia Evolutiva profonda o semantica potrebbe derivare o da un malfunzionamento della rappresentazione analogica perciò del modulo aritmetico o da problemi di transcodifica tra codice analogico e rappresentazione simbolica del numero.
La Discalculia Evolutiva riguarda sia il sistema del numero sia il sistema del calcolo.
Nel sistema del numero i bambini con discalculia hanno grandi difficoltà nei compiti di transcodifica numerica. Nel caso di compiti di lettura di numeri, gli errori possono essere dovuti a:
- mappatura del numero inesatta come non considerare alcune cifre (676 al posto di 6776);
- scomposizione in due numeri diversi (358/7 al posto di 3587);
- segmentazione della cifra a partire dallo 0 contenuto in essa (legge 700/1 al posto di 7001).
Nel caso di compiti di scrittura, gli errori possono essere:
- lessicali, più frequenti nella transcodifica di numeri che utilizzano la memoria uditivo-verbale (scrive 1532 al posto di 1832);
- Sintattici, più frequenti se nella transcodifica si richiede la rappresentazione in cifre dello 0.
Questi errori possono essere molto pesanti in termini di ricadute in ambito scolastico in quanto comportano errori nel calcolo aritmetico, ma che sono risolvibili con ausili di supporto come ad esempio la calcolatrice, o nello svolgimento di un problema, in cui però il deficit di processamento numerico necessita di un percorso riabilitativo specifico.
I bambini discalculici possono avere inoltre grossi problemi nel sistema del calcolo, in particolare nel calcolo sia mentale che scritto:
Le difficoltà riguardano:
- esecuzione di fatti aritmetici tramite calcolo mentale;
- ricordare le tabelline;
- selezione corretta del segno algebrico per svolgere correttamente un’operazione scritta;
- errori nel calcolo mentale, nell’ esecuzione di fatti aritmetici e nella scomposizione di un’operazione scritta;
- direzione spazio-temporale dell’esecuzione di operazioni: i bambini possono non ricordare da dove bisogna iniziare l’operazione o quale direzione seguire;
- adozione di strategie di controllo: i bambini non controllano se hanno fatto errori, in quanto questa azione comporta l’utilizzo di un sistema procedurale troppo impegnativo.
Per effettuare una diagnosi di Discalculia Evolutiva, per quanto riguarda il sistema del numero, è necessario indagare le abilità di transcodifica, ovvero la capacità di leggere (da visiva a verbale) e scrivere (da verbale a visiva) i numeri, nonché somministrare prove per valutare le abilità di cognizione numerica come ad esempio prove di codifica semantica del numero, prove di determinazione dell’ordine di grandezza di un numero, prove di inserimento di un numero in una linea.
Riguardo invece il sistema del calcolo, si valutano le abilità nei fatti aritmetici attraverso esercizi di tabelline e semplici calcoli a mente. Abilità di calcolo più complesse vengono valutate invece attraverso prove di calcolo scritto e mentale.
Le attività di riabilitazione non possono non concentrarsi sul senso del numero, tanto che esso deve rivestire un ruolo primario. Ad esso si associa l’intervento su abilità procedurali che riguarda le procedure di calcolo, transcodifica, fatti aritmetici e su componenti neuropsicologiche di base e sullo sviluppo di autonomie.
Le aree su cui intervenire con la riabilitazione sono quattro:
- sintomi core (acuità numerica, stima, confronto tra grandezze, giudizi di numerosità);
- disordini procedurali; transcodifica, calcolo a mente, procedure;
- disturbi associati (funzioni esecutive, memoria di lavoro, abilità visuo-spaziali):
- autonomia/abilità della vita quotidiana: strategie, strumenti compensativi.
Secondo moltissimi studi, lo sviluppo delle abilità aritmetiche e soprattutto della costruzione della linea numerica mentale, dipende molto dalla memoria di lavoro, in particolare la memoria di lavoro visuo-spaziale, nonché sulle capacità di inibizione. Si tratta quindi di un’area di intervento molto importante, relativa alle competenze neuropsicologiche di base.
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