Disprassia Motoria: cos’è e come affrontarla in 10 modi

La disprassia motoria causa una significativa compromissione del funzionamento del bambino nei diversi contesti di vita (familiare, scolastico e sociale) nonché possibili ricadute relative alla sfera emotiva (es. disistima). E’ pertanto importante effettuare tempestivamente un trattamento riabilitativo.

Come si manifesta la Disprassia Motoria?

Lo sviluppo motorio è caratterizzato dall’acquisizione di diverse tappe che permettono ai bambini di scoprire il mondo che li circonda. Anche se l’autonomia negli spostamenti viene acquisita in tempi precoci, lo sviluppo della motricità diventa sempre più preciso e raffinato in un secondo momento permettendo ai bambini di eseguire azioni sempre più complesse e di apprendere dalle proprie esperienze.

Ma cosa accade quando vi è un ritardo nel raggiungimento di determinate tappe oppure la mancata acquisizione di determinate abilità?

Potremmo parlare di difficoltà motorie o di un vero e proprio Disturbo (Disprassia Motoria) a seconda della persistenza di difficoltà e del loro impatto nella vita quotidiana. “Disturbo di Sviluppo della Coordinazione Motoria/Disprassia” è il termine usato in età evolutiva per indicare l’incapacità del bambino di padroneggiare al meglio il comportamento motorio.

In particolare i bambini affetti da Disprassia Motoria incontrano difficoltà ad adattare il loro comportamento motorio alle diverse situazioni: possono emergere lentezza nella manipolazione di oggetti, mancanza di fluidità nel cammino, difficoltà a usare le posate in maniera coordinata durante i pasti, difficoltà a scrivere e ad organizzare il materiale, difficoltà di articolazione del linguaggio.

Il Disturbo riguarda in media il 5-6% dei bambini in età scolare (almeno un bambino per  classe) e la prevalenza è maggiore tra i maschi rispetto alle femmine. Nascita prematura e basso peso alla nascita così come la scarsa esposizione a esperienze favorevoli per il bambino rappresentano fattori di rischio.

Ecco 10 Consigli utili per affrontare la Disprassia Motoria e favorire l’acquisizione di nuove abilità e l’autonomia nella vita quotidiana di bambini con impaccio motorio

 

  • Predisporre un ambiente il più possibile privo di distrazioni

Per un bambino l’apprendimento di un nuovo compito motorio, implica non solo tempo ed esperienza affinché l’esecuzione motoria evolva verso la fluidità e l’accuratezza, ma risulta altresì indispensabile stimolare la capacità del bambino a prestare attenzione su ciò che è fondamentale fare in quel dato momento. Privilegiate quindi ambienti tranquilli per sostenere l’efficace elaborazione degli schemi di movimento.

 

  • Dare al bambino istruzioni semplici e suddividere un compito in più passaggi

Il controllo dei muscoli e del movimento è una competenza che il bambino non possiede fin dalla nascita, ma che acquisisce strada facendo. In prima battuta è importante garantire al bambino la possibilità di fare esperienza motoria, privilegiando una comunicazione verbale essenziale oppure spezzettando un compito motorio complesso in diversi passaggi, in modo da favorire la consapevolezza e la conoscenza del movimento.

 

  • Verificare che le istruzioni siano state comprese dal bambino  

Prima di perfezionare il controllo muscolare nelle diverse attività motorie, è bene accertarsi che sia ben chiaro al bambino l’obiettivo del compito proposto, ad esempio chiedendogli di ripetere le istruzioni prima di agire.

 

  • Dare una dimostrazione pratica delle attività da svolgere 

Quando ci riferiamo alla dimensione del movimento, tipicamente il senso predominante è la vista nel guidare l’azione spontanea. Proprio per questo motivo, durante il progressivo sviluppo del repertorio del comportamento motorio e prima che prenda avvio l’attività motoria scelta, è importante che il bambino possa contare su una persona adulta che faccia vedere il “come si fa” un dato compito, aggirando così l’ostacolo di potenziali difficoltà legate alla comprensione. Le varie fasi dell’attività vanno comunque accompagnate da spiegazioni verbali.

 

  • Favorire l’uso del linguaggio a sostegno dell’azione 

Quando il bambino è impegnato in un’attività motoria non ancora automatizzata e che prevede la coordinazione delle diverse parti del corpo fino alla globale fluidità del movimento, diventa rilevante  accompagnare l’esecuzione delle varie fasi con delle istruzioni verbali semplici e incoraggiare successivamente il bambino a darsi delle autoistruzioni. Grazie a questo puoi favorire l’organizzazione motoria che conduce il bambino verso un risultato via via più soddisfacente.

 

  • Rinforzare i successi del bambino nell’immediato

Gli aspetti motivazionali del bambino non vanno certo dimenticati, proprio perché costituiscono il promotore dell’intenzionalità anche quando parliamo dell’azione finalizzata ad un obiettivo. Dare attenzione all’impegno e la condivisione col bambino della gioia provata per una sua conquista raggiunta, vanno ad alimentare il senso di fiducia nella propria persona e comunicano l’importanza di mettersi in gioco quando vi è opportunità di crescita.

 

  • Promuovere l’uso delle posate e attrezzi scolastici con l’impugnatura adeguata

Servirsi in modo appropriato delle posate per mangiare oppure in ambito scolastico utilizzare con competenza le penne per scrivere, è un’abilità tutt’altro che semplice e immediata. Ci vuole tempo per controllare e coordinare con competenza i movimenti delle mani e delle braccia. Per promuovere la sensazione di potercela fare da solo contando sul proprio livello di competenza motoria raggiunta, cerca di proporre al bambino l’utilizzo di posate adeguate alla sua età e penne con gommini che facilitino l’impugnatura corretta. Ricordati che è di fondamentale importanza creare le condizioni per un’esperienza motoria ben riuscita.

 

  • Scegliere abiti con tratti distintivi sul davanti per facilitarne la localizzazione e ridurre la complessità dei sistemi di chiusura

La capacità di vestirsi e svestirsi correttamente e in piena autonomia è una conquista che richiede al bambino non solo di padroneggiare l’equilibrio del corpo e la coordinazione dei diversi distretti corporei, ma anche la pianificazione dei movimenti da compiere basati sulla consapevolezza di ciò che dev’essere fatto per portare a termine il compito con successo. Aiutate il bambino a diventare sempre più autonomo, privilegiando l’utilizzo di magliette che consentano di distinguere chiaramente il retro dal davanti e la presenza di bottoni non troppo piccoli oppure stringhe non troppo sottili

 

  • Coinvolgere il bambino nelle routine familiari

Impegnare e coinvolgere il bambino nelle attività quotidiane (es. apparecchiare/sparecchiare la tavola, riordinare la stanza, preparare lo zaino) è un’importante occasione per far fare esperienze motorie, ma allo stesso tempo si rivela anche una concreta possibilità per il bambino stesso di nutrire il proprio senso di responsabilità e di alimentare il proprio senso di gratificazione per sentirsi importante quanto gli altri membri della famiglia.

 

  • In generale, favorire l’organizzazione dello spazio e del tempo

Le idee che il bambino possiede in merito allo spazio e al tempo, sono inizialmente legate rispettivamente alla sua attività motoria esplorativa e ai momenti importanti della sua vita quotidiana. Per questo motivo è importante dare una chiara e definita strutturazione degli spazi e dei diversi momenti della giornata al fine di ridurre al minimo il senso di confusione e aumentare il senso di prevedibilità e il senso di sicurezza del bambino. Puoi abituare il bambino a scegliere e a mettere sul tavolo o nell’astuccio solo le cose che sono strettamente necessarie in quella data circostanza. Fin dalla più tenera età puoi educare il bambino a mettere in ordine il materiale utilizzato una volta conclusa l’attività, aiutandolo all’occorrenza. Grazie alla ripetizione di uno schema abitudinario nell’arco della giornata, permetterai al bambino di imparare a concludere un’attività per poi iniziarne un’altra.

 

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