Imparare ad imparare? tecniche di apprendimento profondo

Da recenti evidenze scientifiche ecco alcune tecniche:

-Riflettere su quanto appreso rafforza il ricordo

Il nostro cervello non lavora in isolamento. Quando si impara qualcosa di nuovo, vengono in mente tutte quelle cose che già si conoscono e che sono legate a quelle nuove informazioni. E così le nuove nuove informazioni vengono inserite nella propria conoscenza pre-esistente.

La ricerca ha già stabilito da tempo che riposare la mente rafforza i ricordi del passato. Infatti  il modo in cui il cervello elabora le informazioni durante il riposo può migliorare l’apprendimento futuro. Riprodurre i ricordi durante il riposo rende più forti i ricordi precedenti, influendo non solo sul contenuto originale, ma anche sui ricordi che verranno.

Una recente ricerca, pubblicata su PNAS (Schlichting & Preston, 2014) mostra che anche quando le persone si fermano a riflettere su cose che hanno precedentemente appreso, migliorano l’apprendimento di nuove informazioni.

Nella ricerca i partecipanti hanno dovuto memorizzare coppie di foto. Tra un compito e l’altro veniva dato loro il tempo di riposare, durante il quale venivano esaminati i loro cervelli.

I risultati hanno mostrato che coloro che hanno trascorso questo tempo riflettendo su ciò che avevano appreso in precedenza, hanno ottenuto risultati migliori rispetto a ciò che hanno appreso in seguito senza attuare questa tecnica.

Questa scoperta può essere messa in pratica a scuola, per aiutare gli studenti ad imparare meglio (o a casa attivando una riflessione su cosa si sa già di un dato argomento e cosa ci si aspetta di apprendere prima di iniziare a leggerlo).

Un insegnante può provare a far riflettere i propri studenti su di un tema, prima di insegnarlo, facendo domande per portarli a ricordare ciò che già sanno.

Poi potrebbe iniziare la lezione sul tema stimolato dando nuove informazioni.

Questo passaggio, aiuterà gli studenti a riattivare le conoscenze rilevanti e rendere il nuovo materiale più “digeribile”.

-Cambio di mentalità: “insegnare aiuta ad imparare”

Un altro studio mostra che cambiare la propria “mentalità” durante l’apprendimento influisce direttamente su ciò che si ricorda.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Memory & Cognition (Nestojko et al., 2014), ha dimostrato che le persone ricordano di più e imparano meglio quando si aspettano di insegnare quell’informazione ad un’altra persona.

Nell’esperimento ai partecipanti veniva data l’impressione che ha avrebbero dovuto insegnare a qualcun altro un testo dopo averlo imparato da soli. A un gruppo di confronto è stato detto che sarebbero stati semplicemente testati sulle informazioni che avevano appreso.

Rispetto agli studenti che si aspettavano di far il test, gli studenti che si aspettavano di insegnare a qualcuno quanto appreso, hanno organizzato il loro ricordi in modo più efficace e avevano una memoria migliore per le informazioni particolarmente importanti.

L’implicazione immediata e pratica di questi risultati è che la mentalità dello studente prima e durante l’apprendimento può avere un impatto significativo sull’apprendimento e che un’alterazione positiva della mentalità dello studente può essere efficacemente ottenuta attraverso istruzioni piuttosto semplici.

La ragione più probabile per cui questo semplice trucco funziona è che tende ad attivare automaticamente più strategie di apprendimento di successo, il tipo usato abitualmente dagli insegnanti.

In particolare, organizzare le informazioni e collocarle in una struttura coerente sono componenti vitali per un apprendimento efficace.

 

 

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