L’ipertensione è una malattia molto comune nel nostro secolo tanto da essere riconosciuta come una vera e propria epidemia.
Negli Stati Uniti circa una persona su tre soffre di ipertensione.
L’ipertensione in genere non provoca nessun sintomo nell’immediato, e questo porta le persone a sottovalutarla, tuttavia a lungo andare può essere causa di gravi patologie come l’insufficienza cardiaca, i colpi apoplettici e l’insufficienza renale.
Ma cos’è l’ipertensione?
L’ipertensione è una condizione clinica in cui viene rilevato un aumento stabile della pressione arteriosa, la forza che permette al sangue di scorrere in tutto il corpo. La pressione viene prodotta dal cuore, che pompa ritmicamente il sangue nei vasi sanguigni. Nell’ipertensione la spinta risulta eccessiva rispetto alle normali esigenze dell’organismo.
Come si fa a capire se la pressione è alta?
I valori riguardano la pressione massima, che corrisponde alla fase in cui il cuore si contrae (fase sistolica) e la pressione minima che dipende invece dal rilassamento del muscolo cardiaco (fase diastolica).
- La pressione è normale quando la massima è minore di 120 e la minima di 80;
- Si parla di pre-ipertensione se la massima è tra i 120 e i 139 e la minima è tra gli 80 e gli 89. In questo caso c’è un maggior rischio di soffrire in futuro di ipertensione;
- Si distinguono due stadi di ipertensione: nello stadio 1 la massima è tra i 140 e i 159, mentre la minima è tra i 90 e i 99; nello stadio 2 la massima supera i 160 e la minima è oltre ai 100.
Cause dell’ipertensione
Nella maggior parte dei casi (90%) non è facile individuare le cause dirette all’origine della patologia (condizione definita ipertensione primaria) tuttavia sono noti alcuni fattori di rischio, che nel loro insieme, favoriscono la comparsa della malattia.
Tra i principali fattori predisponenti vi sono:
- Fattori genetici
- Abitudini alimentari errate
- Stress
- Vita sedentaria
- Avanzare dell’età
Nella restante parte dei casi (10-15%) si parla di ipertensione secondaria, ossia quella forma di ipertensione che viene causata da altre condizioni mediche.
Alcuni consigli per controllare la pressione alta
Ridurre la pressione è possibile ed è anche un impegno che ognuno dovrebbe prendere verso se stesso per restare in salute. Di seguito alcune strategie che consentono di abbassare la pressione.
Buona alimentazione. Mangiare sano è molto importante ai fini di una pressione normale. Bisogna cercare di evitare l’uso eccessivo di grassi e di sale e prediligere cereali, frutta e verdura.
No alle sigarette. Il fumo di sigaretta è un potente vasocostrittore, riduce l’ossigenazione dei tessuti e facilita la formazione di placche aterosclerotiche. Le sigarette inoltre comportano tanti altri gravi problemi di salute pertanto ridurne l’uso o evitarlo può essere utile in generale.
Attività fisica. Sembra che un po’ di attività fisica fatta ogni giorno sia uno dei primi rimedi per abbassare la pressione. Non occorre segnarsi in palestra, bastano 30 minuti di movimento giornaliero, ad esempio una bella camminata a passo svelto o una passeggiata in bicicletta.
Misurare la pressione. Controllare periodicamente la pressione quando si è a casa è un’abitudine molto importante che aiuta a tenere la situazione sotto controllo.
Intraprendere un trattamento di Biofeedback. Metodo rivelatosi efficace sia nel trattamento della pre-ipertensione che dell’ipertensione vera e propria.
Cos’è il Biofeedback?
Il Biofeedback è una tecnica terapeutica psicofisiologica mediante la quale la persona impara a riconoscere i meccanismi psicofisiologici che causano o aggravano l’ipertensione (ad esempio respirazione scorretta, battito cardiaco accelerato,…) e a correggerli, indirizzando la pressione verso un range di normalità.
Attraverso questa tecnica è possibile imparare a rilassarsi e a tenere a bada lo stress, variabile che risulta avere un peso importante nell’innalzamento della pressione.
Una volta individuati i parametri fisiologici alterati, la persona viene collegata a dei sensori in grado di rilevare le funzioni del proprio corpo (ad esempio la respirazione, il battito cardiaco, la pressione sanguigna, …): in tal modo l’individuo può osservare su uno schermo le variazioni in tempo reale del livello d’attività delle funzioni fisiologiche monitorate, imparando man mano a controllarle attraverso un vero e proprio allenamento.
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