”La comunicazione è la capacità di trasmettere un messaggio in modo tale che chi lo riceve si comporti nel modo che desideriamo”
Negli ultimi anni le relazioni in diversi settori della vita risultano improntate a maggiore difficoltà e sfiducia, tanto che sono aumentati contenziosi legali, conflitti, separazioni…
Si parla di “MODERNITÀ FLUIDA”, usando la definizione del sociologo Z. Bauman, un mondo dove tutto scorre e nulla sembra sedimentare , dove i confini sono sfumati, dove ciò che è giusto e ciò che è sbagliato si confondono …
I rapporti di fiducia, basati sull’onestà e sulla stretta di mano sembrano scomparsi, con contatti spesso veloci, “opportunisti”, ovvero legati solo al bisogno del momento.
Ormai “normale” è chiamare “amici” i contatti in Facebook, non parlarsi in classe ma solo poi nel pomeriggio tramite Social, ..tanto che anche le relazioni si sviluppano e si troncano online..
E l’insicurezza e talora la solitudine, per noi “animali sociali”, anche se circondati da persone, dilaga.
LE RELAZIONI POSITIVE DEFINISCONO CHI SIAMO: In una migliore comunicazione con noi stessi e con gli altri risiede un nostro maggiore benessere, legato al risultato positivo o meno della nostra comunicazione (non solo alle nostre intenzioni).
Ma sappiamo comunicare?
Purtroppo da una serie di studi emerge che spesso siamo più orientati a fornire subito una risposta che non ad ascoltare per capire e favorire un ponte con l’altro, in modo che la comunicazione vada a buon frutto, con la conseguenza di non raggiungere quello che volevamo, anzi, generando conflitti e incomprensioni, e sentendoci dunque più soli.
Spesso non associamo all’idea di parlare e comunicare la necessità prima di aver pianificato bene i nostri obiettivi rispetto ai nostri bisogni, a quelli dell’interlocutore e alle rispettive visioni del mondo, dando attenzione e cura alla costruzione del discorso.
E perché accade questo?
Soprattutto per due errori di fondo:
- Pensiamo che costruire un discorso, pianificarlo, ecc. lo renda meno spontaneo, quasi “falso”, “manipolatorio”, rispetto alla “garanzia” che le emozioni del momento espongano invece l’onestà delle intenzioni delle parti. Al contrario, spesso l’impulso del momento fa dire cose che non vorremmo, aumenta i conflitti e allontana da una comunicazione il cui unico scopo è sempre e solo raggiungere insieme all’altro un obiettivo comune!
- Confondiamo il nostro desiderio di persuadere l’altro a dire o fare qualcosa che noi desideriamo con l’obbligo per l’altro di farlo! E invece esiste sempre la contrattazione, la negoziazione, e, in prima battuta il NO!
Perché porre dunque maggiore attenzione alla comunicazione?
Perché ogni giorno si concluda un bilancio positivo in cui la relazione con l’altro dia un senso alle nostre giornate e con esse alla vita stessa.
Dott.ssa Carla Mogentale
Psicologo e Psicoterapeuta
Specialista del ciclo di vita
Creatore e Direttore Sanitario del Centro Phoenix
Psicologia, Neuropsicologia, Riabilitazione, Psicoterapia
Clinica, Formazione e Consulenza
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