Il grande dilemma: Una o diverse tipologie di intelligenza?
Da sempre si discute animatamente sul tema dell’intelligenza: esiste un solo tipo di intelligenza, oppure è possibile rilevare un gran numero di predisposizioni, talenti, fattori o tipologie di intelligenza?
Per anni si è data grandissima rilevanza, e si è preso in considerazione l’intelligenza solo da un punto di vista quantitativo.
Si è cercato quindi di dimostrare come l’intelligenza, fosse traducibile attraverso un’operazione matematica; riconducendo l’intelletto del singolo al calcolo del quoziente intellettivo (Q.I).
Questa pratica, ha portato allo sviluppo di una serie strumenti per la misurazione dell’intelligenza, i test psicometrici, che si sono dimostrati avere un’alta correlazione con altre abilità specifiche (linguaggio, abilità matematiche, memoria ecc.), e inoltre sembrano predire bene la performance scolastica, tuttavia questa modalità sembra essere spesso riduttiva e troppo semplicistica, poiché valutano aree ristette dell’intelligenza.
Ma sono altri i fattori che determinano il successo e il talento.
Attualmente, infatti, la prospettiva è un po’ diversa. Sembra essere maggiormente accreditata l’idea che esistano diverse tipologie di intelligenza e di conseguenza anche un’infinità di possibili definizioni, ognuna di essa poggia su una teoria specifica di riferimento. In particolare si tende a non considerare solamente il punto di vista quantitativo, ma risulta fondamentale avere un approccio più descrittivo e qualitativo delle caratteristiche del singolo, per evitare di ridurre tutto al calcolo del Q.I.
Gli studiosi in questo ambito, hanno individuato diverse tipologie di intelligenza, che possono essere più o meno associate e correlate tra loro. Gardner, uno dei maggiori esponenti dell’Intelligenza Multipla, individua nove tipologie distinte di intelligenza.
Egli sostiene che tutte le persone possono sviluppare le singole intelligenze a livelli differenti, e queste possono combinarsi in modo diverso a seconda delle predisposizioni innate e delle condizioni ambientali che il soggetto vive. Alcuni arrivano a sviluppare specifiche tipologie di intelligenza a livelli eccezionali.
Le tipologie di intelligenza che distingue sono:
1.INTELLIGENZA LINGUISTICA: ovvero la capacità di saper usare il linguaggio in modo adeguato sia oralmente che per iscritto; capacità di saper padroneggiare la fonologia (i suoni del linguaggio), sintassi, semantica (significato) e pragmatica (l’uso in vari contesti). Precoce capacità di sapersi esprimere in modo corretto e di saper comprendere ciò che viene detto. Chi predilige questa intelligenza ama, fin dalla tenera età, leggere, scrivere, parlare e ascoltare.
2. INTELLIGENZA LOGICO MATEMATICA: si intende la capacità di saper operare con i numeri in maniera efficace, di svolgere calcoli semplici e complessi, di saper pensare in modo astratto, di saper ragionare in modo deduttivo e induttivo, fare relazioni… A chi predilige questa intelligenza piace risolvere problemi, determinare relazioni causa-effetto e ama i numeri e le scienze.
3. INTELLIGENZA VISUO-SPAZIALE: l’abilità di percepire l’informazione visiva e spaziale, modificarla, ricreare immagini visive senza riferimento allo stimolo originale, capacità di creare immagini, ruotarle mentalmente. Questi soggetti apprendono più facilmente attraverso foto, film, grafici, disegni.
4. INTELLIGENZA RITMICO-MUSICALE: capacità di creare, comunicare e comprendere segnali fatti di musica e tutto ciò che riguarda: tono, timbro e ritmo. Tipicamente questi soggetti suonano uno strumento, cantano, scrivono canzoni o brani, apprezzano la musica e le arti.
5. INTELLIGENZA CORPOREO-CINESTETICA: capacità di usare il corpo o parte di questo per risolvere problemi o produrre qualcosa, include il controllo motorio fine e grosso-motorio e la capacità di manipolare oggetti. Questa intelligenza si manifesta attraverso i movimenti, le espressioni facciali e la gestualità. Sono soggetti molto coordinati, amano lo sport, apprendono molto attraverso la pratica.
6. INTELLIGENZA INTERPERSONALE: instaurano relazioni con gli altri efficaci, comprendono molto bene le emozioni, i sentimenti e le intenzioni altrui. A questi soggetti piace stare con gli altri, molti sono dei leader, sono bravi a fare e a mantenere le amicizie.
7. INTELLIGENZA INTRAPERSONALE: buona comprensione degli aspetti interiori del sé, riflettono su di sé, abilità di distinguere emozioni e intenzioni. Sono persone a cui piace stare da sole, hanno pensieri relativi a fantasie, memorie e sentimenti.
8. INTELLIGENZA NATURALISTICA: riconoscere schemi della natura, classificare oggetti, conoscenza delle diverse specie animali, vegetali. Sono interessati a pianti, animali, agenti atmosferici.
9. INTELLIGENZA ESISTENZIALISTICA: persone curiose che si interrogano su questioni filosofiche, sulla vita, la morte, la natura dell’uomo.
Questo è solo uno dei modelli teorici che conferma il fatto ch esistano diverse tipologie di intelligenza. Altri, i più citati in letteratura, sono la Teoria dei 3 anelli di Renzulli, il Modello di Monks, il Modello di monaco, il Modello differenziato di Gagnè, solo per citarne alcuni.
Tuttavia a questi modelli, non viene data la giusta rilevanza, specialmente in ambito educativo. È importante però sapere della loro esistenza e considerarle quando si strutturano percorsi didattici e formativi, al fine di stimolare la creatività, la plasticità cerebrale, il successo e i talenti di ognuno.
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