PLUSDOTAZIONE E BAMBINI AD ALTO POTENZIALE:
NON SOLO TALENTI STRAORDINARI, MA ANCHE BISOGNI SPECIALI
Gli individui ad alto potenziale sono dei soggetti che possiedono una possibilità di sviluppo al di sopra della media.
Spesso si è portati a pensare che l’alto potenziale cognitivo rimandi esclusivamente a qualcosa di positivo, e invece questi soggetti devono fare i conti con delle problematicità, associate a fatica, incomprensioni e isolamento sociale.
I bambini ad alto potenziale possiedono dei talenti straordinari, imparano precocemente, più velocemente e in modo qualitativamente diverso rispetto agli altri, ma hanno anche dei bisogni speciali.
Che difficoltà incontrano i bambini ad alto potenziale?
Sono dei bambini complessi e presentano delle caratteristiche tipiche; per esempio presentano una asincronia dello sviluppo, perché la precocità delle competenze cognitive non è seguita da una pari maturità emotiva e relazionale. Sono caratterizzati poi da una sovra-eccitabilità a livello psicomotorio, sensoriale, immaginativo, cognitivo e emotivo (Daniels e Piechowski, 2008), per cui sono predisposti a vivere le situazioni in maniera molto più intensa rispetto agli altri.
Questi soggetti tendono, inoltre, ad un perfezionismo disfunzionale, per cui ritengono di dover esprimere sempre al massimo le loro abilità, raggiungendo la perfezione in tutti gli ambiti; questa tendenza porta ad un senso di fallimento, alimentato spesso anche dal comportamento di genitori e insegnanti che, viste le elevate potenzialità, tendono sempre ad aspettarsi delle performance brillanti, creando un senso di frustrazione nel bambino.
I bambini ad alto potenziale, inoltre, incontrano molte difficoltà nelle relazioni sociali a causa della grande differenza tra i loro interessi e quelle dei coetanei; spesso, infatti, tendono a mostrare una preferenza verso bambini più grandi di loro o verso gli adulti, i quali però non si comportano con loro in modo paritario. Questi bambini non riescono a crearsi una rete sociale adeguata di supporto, e questo può creare dei problemi soprattutto in età adolescenziale: diversi studi dimostrano che un adolescente che non ha un adeguato e funzionale supporto sociale ha un’elevata probabilità di sviluppare disturbi dell’umore.
I bambini ad alto potenziale a scuola
Anche le modalità di apprendimento e di soluzione dei problemi sono diverse rispetto agli altri: i bambini comunemente imparano attraverso un processo che prevede passi successivi, mentre gli individui ad alto potenziale saltano molti passaggi o addirittura arrivano direttamente alla soluzione di un problema senza essere in grado di spiegare come sono arrivati al risultato. Questo causa delle difficoltà nell’apprendimento in ambito scolastico, dove gli insegnamenti sono svolti in modo tradizionale.
Solitamente fino alla scuola primaria i bambini ad alto potenziale non presentano problemi nel rendimento scolastico, perché grazie alle loro speciali capacità riescono senza alcuno sforzo a raggiungere tutti gli obiettivi didattici previsti; in questo modo, però, si crea in questi bambini l’illusione di riuscire senza doversi impegnare nelle attività. Quando il livello di difficoltà scolastica aumenta tendono ad avere un rendimento fallimentare, perché alla scuola primaria non hanno imparato ad apprendere, cioè non hanno acquisito strategie utili all’apprendimento e la scuola non ha fornito loro un accompagnamento al ragionamento (meta cognizione).
È quindi molto importante intervenire il prima possibile a supporto dei bambini ad alto potenziale, a livello cognitivo, emotivo e sociale affinché i loro punti di forza non si trasformino in punti di debolezza.
Senza un adeguato processo di supporto ed opportunità di apprendimento, lo studente ad alto potenziale difficilmente riuscirà a realizzare il proprio talento.
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