Vorreste aiutare vostro figlio nei compiti per casa ma non sapete come fare?
Vi trovate a passare ore e ore seduti a fianco di vostro figlio per aiutarlo con i compiti?
Quando lo lasciate fare i compiti da solo non è in grado di portarli a termine in maniera efficiente?
Vorreste che vostro figlio fosse più autonomo nello svolgimento dei compiti?
Avete paura di aiutarlo troppo o troppo poco?
Se hai risposto in modo affermativo anche solo a una di queste domande non preoccuparti, ho buona notizia per te! Ci sono alcune strategie che voi genitori potete mettere in atto per aiutare i vostri figli a portare a termine i compiti per casa in modo autonomo, in un tempo adeguato e in maniera efficiente!
Vediamo quindi assieme alcune regole d’oro per affrontare al meglio le dinamiche che si incontrano quando ci si appresta ad affrontare i fatidici “compiti per casa”
1) Il primo passo consiste nella organizzazione adeguata dello spazio di studio
- È necessario predisporre in anticipo lo spazio di studio, che deve essere silenzioso e deve trasmettere idea di ordine e controllo
- Eliminare tutte le possibili distrazioni (TV, cellulare, computer, ambiente affollato e rumoroso)
- Assicurarsi che i bambini abbiano sul tavolo tutto il materiale necessario per lo svolgimento del compito specifico, per evitare che si interrompano dopo pochi minuti per cercare il materiale mancante. Il materiale che può essere utile, ma che non è strettamente necessario, è bene che sia posizionato nella cartella vicino alla scrivania
2) In secondo luogo, è fondamentale che voi genitori aiutiate i vostri figli nella gestione del tempo di studio e per fare ciò ci sono alcune regole d’oro che garantiscono un’organizzazione ottimale dello studio:
- Aiutare il figlio nella costruzione del piano settimanale, il quale deve comprendere le ore di studio e le attività extrascolastiche giornaliere
- Costruire insieme al figlio un piano giornaliero delle attività, che preveda gli obiettivi da raggiungere per ogni materia e delle pause dallo studio
- Dedicare la prima parte del pomeriggio a rivedere le cose fatte al mattino a scuola, in modo da favorirne la memorizzazione
- Monitorare lo studio: il genitore non deve rimanere tutto il tempo seduto al fianco del bambino, ma deve stabilire un tempo entro il quale lo specifico compito deve essere svolto e tornare poi a controllare allo scadere del tempo che il compito sia stato effettivamente portato a termine. In questo modo aiuta il bambino ad autoregolarsi e a sviluppare la propria autonomia, favorendo l’incremento del senso di auto-efficacia e, di conseguenza, della motivazione allo studio
3) È importante favorire l’attenzione e la concentrazione nel bambino, progettando delle pause di 10-15 minuti ogni 40-50 minuti di studio. In più bisogna assicurarsi che:
- Il bambino si trovi in adeguate condizioni psicofisiche al momento di iniziare i compiti, per esempio fare in modo che il bambino dopo la scuola e prima di iniziare a fare i compiti si sia riposato o abbia svolto un’attività fisica o di gioco, preferibilmente all’aperto, che aiuta a scaricare la tensione e recuperare le energie
- Evitare, se possibile, che durante le pause il bambino utilizzi la tv o il cellulare in quanto si tratta di strumenti che “assorbono” l’attenzione
4) Infine, è molto importante fare in modo che i propri figli sviluppino il giusto atteggiamento e la giusta motivazione verso lo studio. Per raggiungere questo risultato è necessario:
- Spiegare ai propri figli l’importanza dello svolgimento dei compiti, cercando di fargli capire che i compiti non devono essere visti come una punizione, ma come uno strumento di crescita che consente di diventare più autonomi e responsabili, acquisire nuove conoscenze e diventare consapevoli delle proprie competenze.
- I genitori devono mantenere un atteggiamento di supporto e incoraggiamento, non eccessivamente autoritario e punitivo, in modo da creare serenità e tranquillità nel bambino. Evitare allo stesso tempo un atteggiamento troppo permissivo.
- Avere un atteggiamento costruttivo verso gli errori, evitando di correggere e criticare. Sbagliare, infatti, permette ai bambini di imparare autonomamente dai propri errori rinforzando gli apprendimenti
- Non sostituirsi all’insegnante: ciò che non viene capito o che è scorretto deve essere spiegato e corretto in classe dall’insegnante
- Mantenere un atteggiamento ottimista verso le capacità del bambino e congratularsi per i suoi successi attribuendoli al suo impegno, in modo da accrescerne la motivazione.
- All’inizio è bene controllare che il figlio abbia svolto tutti i compiti assegnati, poi pian piano il controllo da parte dell’adulto deve diventare sempre più allentato, in modo da responsabilizzare sempre di più il bambino.
Mettendo in pratica ogni giorno questi consigli, è possibile rendere il proprio figlio più autonomo ed efficiente nello svolgimento dei compiti per casa, favorire un atteggiamento più positivo ed ottimista nei confronti del sistema scolastico e promuovere un miglioramento dell’autostima del bambino e della fiducia nelle proprie capacità.
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