Tuo figlio è lento ed ha costante bisogno di aiuto con i compiti?
L’ingresso alla scuola elementare rappresenta un passaggio tanto significativo quanto delicato nella vita di tutti i bambini e delle loro famiglie. E’ un’esperienza che porta con sé entusiasmo e curiosità, ma anche dubbi e preoccupazioni. Si passa infatti da un ambiente rassicurante e di gioco rappresentato dalla scuola materna, per entrare in un ambiente del tutto nuovo che presenta un approccio per l’apprendimento diverso da quello a cui il bambino è abituato. In particolare alla scuola elementare vengono introdotti quegli strumenti (lettura, scrittura, calcolo) che avvicinano il bambino al mondo degli adulti.
E’ proprio nell’apprendimento di tali strumenti che alcuni bambini possono incontrare delle difficoltà. Ogni bambino ha il proprio ritmo di apprendimento, alcuni possono imparare più velocemente ed altri un po’ meno; è importante permettere ai bambini di maturare le proprie capacità percettive, motorie e linguistiche, che rappresentano dei prerequisiti degli apprendimenti di base.
C’è però una categoria di bambini che presenta una notevole e persistente difficoltà in questi apprendimenti! Si tratta generalmente di bambini che hanno buone capacità intellettive, per questo tali difficoltà vengono definite specifiche per la lettura, la scrittura e/o il calcolo. Questi bambini possono avere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), che è un disturbo del neurosviluppo che riguarda la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente e che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione in bambini con un livello intellettivo nella norma o superiore. In base al tipo di difficoltà specifica che comportano, i DSA si dividono in: dislessia (disturbo specifico della lettura), disgrafia (disturbo specifico dell’abilità motoria della scrittura), disortografia (disturbo specifico della scrittura), discalculia (disturbo specifico dell’abilità di numero e di calcolo).
E’ molto importante individuare il prima possibile la presenza del disturbo dell’apprendimento, per evitare l’insorgenza di insuccessi scolastici inevitabili nel bambino, la generazione di bassa autostima e demotivazione allo studio e l’emarginazione rispetto al gruppo classe.
Gli insegnanti hanno un ruolo molto importante nell’identificazione precoce ed è loro compito tenere sotto osservazione la classe e saper riconoscere un potenziale disturbo specifico dell’apprendimento. E’ utile anche un’osservazione da parte dei genitori, ad esempio durante lo svolgimento dei compiti.
Ma quali sono i sintomi principali del disturbo dell’apprendimento a cui è importante prestare attenzione?
Vediamo i principali sintomi a cui prestare attenzione:
– Il bambino non vuole mai leggere
– Le capacità di lettura e di scrittura risultano inferiori alle capacità intellettive
– Quando scrive e/o legge sostituisce lettere (b/d, a/e, v/f, m/n)
– Inverte lettere e/o numeri (ad es. il/li)
– Ha difficoltà nel memorizzare giorni della settimana, i mesi, le lettere dell’alfabeto
– Fa confusione nei rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra, mesi/giorni)
– Presenta difficoltà in alcune abilità motorie (per esempio allacciarsi i bottoni e le scarpe e vestirsi)
– Ha difficoltà ad organizzarsi nell’uso del diario scolastico
– Ha problemi nella gestione del tempo
– Ha difficoltà nel verbalizzare i suoi pensieri
– Ha difficoltà a leggere l’ora in un orologio con le lancette
– La scrittura risulta illeggibile
– L’ortografia è inappropriata all’età
– Può essere capace di elencare i numeri ma ha difficoltà a contare gli oggetti
– Non riesce ad apprendere le tabelline
Se c’è il sospetto che sia presente un disturbo dell’apprendimento, gli insegnanti dovranno mettere in atto un percorso di potenziamento. Se questo potenziamento risulta inefficace, allora è di fondamentale importanza procedere ad una valutazione diagnostica.
La valutazione diagnostica deve essere fatta da specialisti esperti. Prima di iniziare la valutazione, lo specialista ricostruisce con i genitori la storia personale del bambino, indagando sulle tappe dello sviluppo e sul rapporto del bambino con la scuola. Poi il bambino verrà sottoposto ad una serie di test che valuteranno sia le abilità generali del bambino, come ad esempio le capacità di attenzione e di memoria, sia le abilità più specifiche, cioè quelle che riguardano la lettura, la scrittura, la comprensione del testo e la matematica. Il risultato della valutazione verrà comunicato alla famiglia tramite un colloquio di restituzione e una relazione scritta.
Qualora emerga la presenza di difficoltà, è importante procedere il più presto possibile a un percorso di trattamento.
Tale percorso deve essere svolto da professionisti, che impostano il trattamento basandosi su un modello chiaro e su evidenze scientifiche.
Lo scopo del trattamento include diversi aspetti, quali:
– Produrre un miglioramento significativo nelle abilità del bambino, in particolare tale miglioramento deve essere maggiore rispetto all’evoluzione naturale attesa
– Offrire strategie per poter apprendere in modo alternativo
– Evitare che si sviluppino forme di disagio sul piano emotivo, relazionale e motivazionale.
I Disturbi specifici di apprendimento hanno un’origine multifattoriale, quindi per poter individuare un trattamento efficacie è necessario analizzare quali funzioni cognitive e psicomotorie sono compromesse e quali invece sono intatte. In questo modo ogni trattamento deve essere pensato e realizzato in modo personalizzato per ogni bambino, considerando sia i suoi punti di debolezza sia i suoi punti di forza.
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